Riceviamo e pubblichiamo:
La Politica, il Governo nazionale e Regionale così come RFI SpA, l’Autorità Portuale, l’ASIREG, la Provincia e gli Enti locali, unitamente al mondo delle imprese e delle parti sociali, sono chiamati a sviluppare adeguata sinergia attuativa, in grado di recuperare competitività e sostenibilità di uno sviluppo possibile.
Questo è il momento in cui a nessuno, dei soggetti coinvolti, sono consentite sottovalutazioni della crisi e del conseguente disagio sociale che la stessa già generando.
L’incontro romano dello scorso lunedì 24 ottobre, fortemente voluto dal Presidente della Provincia di Reggio Calabria, deve trovare in Calabria, lo sbocco di un giusto coinvolgimento che, come CISL e FIT, riteniamo utile per rafforzare il fronte comune e puntare all’immediata realizzazione di tutto quanto è necessario al rilancio del porto e dell’area industriale di Gioia Tauro.
Le risorse pari a circa 500 milioni di euro (di cui 360 in conto PON Trasporti + 25 conto FSRE, 60 ex PAR ecc) sono risorse importanti che vanno utilizzate ed investite, al più presto, con il criterio delle priorità e dell’operatività funzionale all’atteso sistema industriale dell’area.
L’attuazione dei contenuti dell’importante “Accordo di Programma ”, dello scorso 28 settembre, è una priorità necessaria anche per contestualizzare, in maniera proficua, le condivise iniziative attivate dalla Regione in materia di politiche d’incentivo alle imprese che vogliono investire nell’area industriale di Gioia Tauro
La realizzazione di quanto programmato e condiviso per recuperare competitività e dare prospettiva di crescita economica e sociale, resta la priorità rivendicativa della CISL e della FIT Calabria.
In questa ottica si è caratterizzata la partecipazione della CISL al recente incontro nazionale, durante il quale, si è cercato di dare un ulteriore contributo costruttivo nell’interesse della Calabria, sollecitando la verifica dello stato dell’arte dell’APQ e di tutti quegli strumenti programmatici che hanno e potrebbero ancora dare ulteriore slancio allo sviluppo complessivo dell’Area di Gioia Tauro.
Un contributo politico che si va ad aggiungere alla responsabilità dimostrata, dalle Federazioni di categoria di CGIL, CISL, UIL ed UGL, con la sottoscrizione dell’accordo sulla CIGS del 30 luglio 2011. Un accordo che ha scongiurato i licenziamenti, ha mantenuto tutti i lavoratori nel ciclo produttivo ed ha accettato la sfida della competitività del lavoro. Un impegno puntualmente onorato, assicurando l’attesa performance produttiva del terminal.
Come dire il lavoro ha dato e continua a fare la sua parte per il futuro del Porto e della nostra Calabria.
I lavoratori ed il Sindacato sono in attesa delle giuste risposte che attengono alla politica, a tutte le Istituzioni interessate e al mondo delle Imprese che devono fare la loro parte per attrarre volumi di traffico.
Per fare ciò e per valorizzare, il prezioso contributo del mondo del lavoro, serve una svolta immediata e concreta da parte di tutti i soggetti che hanno funzione, capacita decisionale e potere d’intervento.
In quest’ottica è necessario far avanzare le politiche attuative degli investimenti finalizzati alla “Polifunzionalità dell’intera Area Industriale” a partire dalla realizzazione di un adeguato “Sistema della Logistica e dei Trasporti ” in cui la realizzazione del “Gateway Ferroviario” è una delle priorità da cantierizzare al più presto.
Le Segreterie di CISL e FIT, nel sollecitare la ripresa del tavolo nazionale che ha portato all’importante “Protocollo d’Intesa del 5 luglio 2011”, ritengono importante alimentare la sinergia d’intenti sul territorio. A tal fine si ritiene utile l’attivazione di un confronto di merito tra Regione, A.P., ASI, Enti locali interessati ed OO.SS.