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Porto: Ancora ferme le attività, decisivo l’incontro di oggi alla Regione

GIOIA TAURO (27 LUGLIO 2011) – Sono ancora ferme le attività all’interno del porto di Gioia Tauro, dopo la rottura di ieri sera tra i sindacati e la Mct, sui metodi di applicazione della cassa integrazione. Diventa a questo punto cruciale l’incontro previsto per questo pomeriggio a Catanzaro presso la sede della Regione Calabria, per capire quale direzione prenderà l’intera vicenda.

Nella notte si è spaccato anche il fronte sindacale, i confederali hanno scritto un documento all’azienda per chiedere la riapertura del tavolo per raggiungere un accordo “che garantisca la rotazione del personale interessato”  garantendo “i requisiti di maggiore efficienza richiesti dall’azienda e discussi dal sindacato”. Il Sul ha deciso di non firmare il documento. «Abbiamo chiesto all’azienda – ha dichiarato il segretario regionale Carmelo Cozza – di firmare l’accordo tecnico sulla rotazione per far partire la cassa integrazione e di aprire subito dopo un tavolo ristretto, per affinare tutti i criteri inerenti l’organizzazione del lavoro. L’azienda ha rifiutato la proposta – ha proseguito Cozza – dimostrando una rigidità che non possiamo tollerare».

Dall’assemblea della Uil che si è tenuta questa mattina al comune di San Ferdinando è partito un messaggio chiaro: La priorità è quella di chiudere l’accordo a Catanzaro. Per Giuseppe Rizzo, della Uil Trasporti «al termine di una trattativa è normale che ci siano degli scontenti, ora si sta cercando di salvare il salvabile, i problemi non si risolveranno con i colpi di testa».

Hanno ribadito la linea delineata da Rizzo anche il segretario confederale Carmelo Barbagallo,  quello regionale Roberto Castagna, il segretario Provinciale Pino Zito e Pino Bartolo segretario regionale Uil Trasporti.

All’assemblea erano presenti il sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi e il consigliere regionale del Pd Demetrio Battaglia.

Lucio Rodinò

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