Polistena, vertenza Comune – ex LSU/LPU: è battaglia in tribunale

Dal sindaco Tripodi arriva la proposta conciliativa a 29 ore. Per Pisano (PF) si tratta di "incredibile autogol". Udienza rinviata al 20 giugno

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«Abbiamo concesso, in via ulteriore ed eccezionale, a questi lavoratori che per noi sono una risorsa, il recupero delle ore pregresse ma pure di stabilire per loro, ma per tutti i lavoratori del Comune con qualifiche A e B, l’integrazione oraria che sostituisca il lavoro supplementare. È una proposta innovativa dell’Amministrazione Comunale, avanzata in sede giudiziale, come un di più proprio per chiudere questa faccenda». Con un video social, il sindaco Michele Tripodi, ha inteso spiegare, in sintesi, l’esito dell’udienza, relativa alla vertenza che vede contrapposti 14 ex LSU/LPU all’Ente, condensata in una proposta conciliativa con alla base l’integrazione oraria dal gennaio 2022 ad oggi. Tripodi ha parlato di proposta penalizzante del giudice verso i lavoratori ricorrenti – fondamentalmente consistente nel solo recupero delle ore – rispetto all’accordo, a suo tempo, firmato dagli altri 18 lavoratori con un contratto a 26 ore. «L’illusione di questi lavoratori – ha aggiunto il sindaco, in qualità di legale rappresentante del Comune – era che il giudice potesse accordare il tempo pieno; ma era evidente che il tempo pieno non si potesse stabilire per nessuno anche perché significava trovare delle risorse aggiuntive che il Comune di Polistena non ha». Tripodi, sebbene ha auspicato, per tutti, l’innalzamento a 36 ore «perché lavorerebbero di più in un momento in cui ci sono vuoti di organico e pensionamenti che hanno resa esigua la pianta organica del Comune» ha comunque evidenziato l’impossibilità per l’Ente a provvedere a tale soluzione per problematiche legate ad un potenziale dissesto del Comune e/o deficit finanziario. «Noi non ce l’abbiamo con nessuno – ha, quindi, concluso -: noi siamo a tutela del lavoro ma anche a tutela e difesa dell’Ente perché non possiamo regalare somme a chicchessia. Ora aspettiamo che gli avvocati di controparte dicano ai lavoratori come stanno le cose e nella prossima udienza – prevista per il 20 giugno – ratifichino l’accordo conciliativo come proposto da noi e recepito dal giudice».

Il capogruppo di Polistena Futura, Francesco Pisano

Di tutt’altro avviso, però, il capogruppo di minoranza Francesco Pisano che, commentando l’udienza a nome di Polistena Futura, ha riferito di «KO di un amministratore in evidente difficoltà e imbarazzo» al limite dell’offensivo per «l’istituzione che rappresenta». «Il sindaco Michele Tripodi e l’avvocato dell’ente – ha continuato Pisano – dopo numerose giravolte e contraddizioni hanno convenuto sul diritto dei lavoratori di ottenere un incremento orario a 29 ore lavorative con il recupero delle ore pregresse» sottolineando che «per contestare l’eventuale tempo pieno – il sindaco avrebbe confermato, in sede di udienza – che i fondi erano stati messi a disposizione dalla Regione per un incremento a 29 ore». Pisano, sul punto, ha perciò parlato di «autogol incredibile visto che lo stesso sindaco Michele Tripodi, negli anni precedenti, ha mantenuto le ore lavorative sempre al di sotto di quella soglia» aggiungendo che, così facendo, avrebbe ammesso «in sostanza, di aver sottratto fondi destinati agli stessi lavoratori». In una potenziale conciliazione, ancora non avvenuta, Pisano ha riflettuto ancora che «i lavoratori otterrebbero quello che chiedevano da anni mentre i cittadini sono stati privati del servizio quotidiano degli stessi nel periodo di riferimento» chiedendosi a quali rivendicazioni possa far riferimento il sindaco nel suo video «visto che oltre ad aver penalizzato i lavoratori, compromettendo il loro reddito e mettendo in difficoltà le loro famiglie ha, anche, privato il Comune di Polistena di servizi aggiuntivi per la cittadinanza».