Un dibattito “contro il degrado e lo sfruttamento del nostro territorio naturale, della nostra identità ed a tutela dell’ambiente” è stato organizzato dall’ANPI “Talotta Gullace” in sinergia con il Coordinamento Controvento e l’Amministrazione comunale di Polistena per sabato 22 giugno alle ore 18 presso piazzale Trinità per discutere “su consumo del territorio, disboscamento, protezione dei beni naturali, imprese energivore e neocolonialismo”. Una dura presa di posizione contro le politiche di implementazione energetica portate avanti dalla governance regionale che l’ANPI ha voluto fare propria per via di quanto disposto nell’articolo 9 della Carta Costituzionale in materia di ambiente. “La Calabria si distingue per il suo patrimonio ambientale sia marino che montano, patrimonio che permette alcune unicità irripetibili nel resto del mondo. La nostra biodiversità è unica e nello stesso tempo delicata. Istallare pale eoliche, campi di fotovoltaico o innalzare torri sullo stretto distrugge la biodiversità e impatta sul paesaggio” hanno riferito, sul tema, dal direttivo ANPI. L’incontro – che avrà anche lo scopo di sostenere le ragioni dell’appello a bloccare il progetto di aumento dell’eolico con una apposita raccolta firme – sarà introdotto dal presidente della sezione, Francesco Mammola e vedrà gli interventi del sindaco di Polistena Michele Tripodi, don Pino Demasi già primo firmatario dell’appello al Presidente Occhiuto, dell’attivista Valentino Santagati, l’ingegnere Pietro Alessandro Polimeni di NET POLO, Maurizio Marzolla della Rete No Ponte Calabria e Michele Trungadi del Coordinamento regionale Controvento.
Polistena, l’ANPI discute su energia e ambiente
"Rinnovabili si ma non così" il tema dell'incontro