Polistena, il Consiglio comunale revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini

La revoca avvenuta a distanza di cent'anni. Il direttivo dell'ANPI "Talotta Gullace": "Chi si è macchiato di crimini contro l’umanità non può avere spazio tra i nostri concittadini"

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La sede del Comune di Polistena

Revocata ieri dal Consiglio comunale la delibera del 16 maggio 1924 con la quale l’allora Commissario prefettizio in carica presso il Comune di Polistena concesse la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Un atto pratico e simbolico dovuto, si legge, in quanto “lesivo dell’onorabilità della comunità di Polistena” ed “offensivo della memoria di tutti i partigiani e delle persone imprigionate, perseguitate, umiliate e uccise durante il ventennio fascista” e disposto in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica e delle iniziative preparatorie all’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia. Deliberazione accolta con soddisfazione dalla sezione ANPI “Teresa Talotta Gullace” di Polistena il cui direttivo ha riferito trattarsi dell’ “azione giusta per fare memoria e per dare un segnale chiaro a chi ancora cerca di negare le responsabilità tragiche del capo fascista Benito Mussolini. Chi si è macchiato di crimini contro l’umanità non può avere spazio tra i nostri concittadini”. Una delibera che impatta, dunque, positivamente sulla sensibilità antifascista della città, rilevato che “quasi tutti i Consigli Comunali d’Italia nel 1924 su indicazione del Ministero e della Prefettura dell’epoca hanno conferito la cittadinanza onoraria a Mussolini; a 100 anni solo pochi comuni in Italia hanno revocato l’atto e Polistena è la prima o tra le prime a farlo in Calabria” è stato il commento compiaciuto della sezione che ha altresì auspicato che altri Comuni possano seguirne l’esempio.