Ritorna a manifestare il Comitato spontaneo a tutela della salute dei cittadini della Piana, persino anticipando l’evento di piazza proposto ieri dal sindaco di Polistena seppure per le medesime motivazioni: il continuo deficit di sanità, professionalità e mezzi che attanaglia l’ospedale Santa Maria degli Ungheresi. “È ora di dire basta cari cittadini l ‘ospedale spoke di Polistena è senza anestesisti, dal 1 di Marzo sospesi tutti gli interventi, chi ha bisogno può aspettare o partire per terre lontane. Liste d’attesa infinite, disagi enormi, dolore, viaggi della speranza e arricchimento indebito del privato, noi non ci stiamo più!” è stata la dura presa di posizione, l’ennesima, del Comitato che ha lanciato un appello a tutti per “ricostruire il nostro futuro” atteso che il presente non si è rivelato proprio roseo nonostante le rassicurazioni che i vertici aziendali dell’Asp hanno cercato di elargire generosamente promettendo, assieme al Presidente Occhiuto, nel corso del tempo, una netta inversione di tendenza – supportata da qualche operazione di maquillage strutturale e dal provvidenziale arrivo dei sanitari cubani, risucchiati anch’essi nel gorgo delle carenze della sanità calabrese – che finora ha permesso al sistema a malapena di reggere seppur con grande mediocrità. La chiama è stata fissata per sabato 16 Marzo a partire dalle ore 9,30 nell’aria antistante lo stesso presidio polistenese per protestare – non si sa bene più contro chi e a favore di cosa – certo per una sanità più funzionale per gli operatori e a misura di paziente, chimera quasi inarrivabile, in una Regione nella morsa del commissariamento “necessario al bene dei calabresi” da quasi un quarto di secolo.