“I dipendenti delle strutture socio assistenziali non prendono lo stipendio da ormai sei mesi e tutto ciò è assurdo per un comune a guida comunista e che dice di avere 6 milioni in cassa…”. È quanto dichiarato da Letterio De Domenico, consigliere capogruppo de La Grande Polis, che ha sferzato l’Amministrazione comunale su questa questione presentando un’apposita interrogazione scritta per avere delucidazioni circa le dinamiche e, soprattutto, le tempistiche relative al pagamento delle spettanze degli operatori dell’Istituto Padre Monti e delle Suore della Carità che, da quanto evidenziato, vanterebbero un arretrato significativo. Oltre a ritornare sulla questione della diffida inviata dalla Regione al Comune capofila (Polistena) in merito alla gestione dei fondi destinati ai servizi sociali, De Domenico ha altresì paventato proprio l’imminente chiusura della struttura religiosa socio-assistenziale delle Suore della Carità avviata allo stop “nella solita indifferenza totale e soprattutto incapacità amministrativa di chi governa la nostra città”. Una problematica delicatissima che – stando a quanto riferito dallo stesso consigliere di minoranza – interesserebbe una settantina, circa, di persone, tra operatori ed assistiti, che rischiano la continuità professionale ed assistenziale che potrebbe arrecare un duro colpo ad un tessuto sociale fragile come quello trattato sia sotto il profilo dell’occupazione che degli importanti servizi socio-educativi ed assistenziali prestati.
Polistena, i dipendenti dei servizi socio assistenziali a secco da 6 mesi
De Domenico interroga l'Amministrazione comunale e anticipa il rischio chiusura dell'istituto delle Suore della Carità