Una festa da sempre molto attesa quella della patrona della città, Santa Marina Vergine, che anche quest’anno vivrà il suo carico di sentimenti e religiosità popolare nella venerazione genuina dei suoi protettori culminando nella particolare processione con la lunga teoria delle statue dei santi venerati in città che precederanno quella della Santa di Bitinia. Ad irrobustire l’evento un corposo programma religioso con un triduo di preparazione di preghiera e di riflessione sul significato dell’essere Chiesa guidato rispettivamente da don Elvio Nocera, padre Antonio Cannatà e dal parroco, don Pino Demasi. Per riaffermare la centralità e l’importanza della famiglia nel contesto sociale, le coppie che quest’anno celebrano il 25º ed il 50º anno di matrimonio potranno riconfermare la loro scelta con una celebrazione eucaristica dedicata, giorno 16 alle ore 19,30. Giorno 17, giorno della festa, si terrà la solenne Concelebrazione eucaristica di tutti i sacerdoti della città, presieduta don Pino Demasi alla presenza di tutte le autorità cittadine, che precederà la processione. Per la parte civile, l’impegno dell’Associazione S. Marina in sinergia con l’Amministrazione comunale ha prodotto un nutrito programma di festeggiamenti. Domenica sera si terrà lo spettacolo Basta odio, organizzato dall’Associazione Spettacolari, tramite l’esibizione sul palco di brani italiani. In programma canzoni diBertoli, De Andrè, Gaber, Mannoia, Martini e messaggi video dedicati al tema. Lunedì sera è previsto lo spettacolo musicale curato da Garage n. 5 Live Band Italian Music mentre martedì 18, il Concerto di Eugenio Bennato. Infine, mercoledì 19 alle ore 22, per ricordare la morte di Paolo Borsellino, anche quest’anno la Parrocchia ed il Samaritano, unitamente all’Associazione musicale “Nazareno Scerra” di Melicucco, hanno voluto inserire nel programma della festa patronale una iniziativa per non far passare inosservata tale data con l’evento “Parole e musiche contro la mafia” e l’esibizione della Concert Band di Melicucco diretta dal maestro Maurizio Managò con Caterina Francese soprano e Michele Giovinazzo clarinetto. «La festa patronale – ha affermato don Pino Demasi – ha una importanza anche di carattere sociale oltre che di natura antropologica e spirituale: stare insieme, ritrovarsi come comunità, sentirsi una sola famiglia. Nello stesso tempo è un richiamo forte per la città per la comunità civile per quella religiosa, a convergere e collaborare insieme, nel rispetto delle diverse competenze, per il bene comune delle persone che vi abitano. Tutti dobbiamo sentirci responsabili dell’edificazione della nostra città, nel renderla più bella e vivibile, più accogliente e solidale. Una città a misura d’uomo, che lotta contro ogni discriminazione e ogni genere di povertà e di intolleranza».