Prima del dibattito, piazza della Repubblica era gremita per il concerto della Fanfara regionale dell’associazione nazionale bersaglieri – sezione di Argusto Chiaravalle centrale, diretta dal maestro Francesco Renda. La presentazione del libro è stata l’occasione per le due giornate commemorative, volute e realizzate dal Centro studi polistenese, dall’amministrazione comunale e dallo Storico complesso bandistico “città di Polistena”. Durante il dibattito, inoltre, si è assistito alla proiezione di alcuni documenti d’epoca e di intermezzi musicali e poetici, con la voce del soprano Maria Antonietta Corradino e le poesie recitate da due studentesse, Myriam Macrì e Roberta Preiti.
Angela Corica, invece, si è concentrata sulle storie di donne presenti nel libro o, semplicemente, donne diventate vittime di guerre senza avere mai partecipato ad un conflitto armato. Tutti i protagonisti del libro, come ha spiegato infine lo stesso autore, Russo, sono vittime “dimenticate”, alcuni di loro – la maggior parte – non ha avuto neppure una degna sepoltura. Dalla ricostruzione storica è venuto fuori l’aspetto umano di queste storie. Storie di vite spezzate, per cui nessuno, prima d’ora, ne aveva testimoniato la vicenda umana.
“Vite dentro altre vite – per dirla come la moderatrice, Caterina Restuccia – storie dentro altre storie”. I caduti polistenesi ora hanno un nome e un volto, catalogati in quello che diventa un documento storico per la città, da conservare a futura memoria. la due giorni si è aperta lunedì con la mostra fotografica nel Centro studi polistenese, intitolata “Gli eroi in silenzio”, con l’intervento dello Storico complesso bandistico “città di Polistena”; proseguendo con la proiezione del film nella serata di lunedì “Italiani brava gente” diretto da Giuseppe De Santis; e ancora musica con lo Storico complesso bandistico della città diretto dal maestro Pino Russo, con la partecipazione del soprano Rita Pisano. La presentazione è stata curata da Rita Gagliardi. Più di 20 associazioni hanno aderito alla manifestazione. Ieri pomeriggio, invece, il corteo insieme ai familiari delle vittime dei caduti e dispersi e cittadini, culminato al Duomo dove don Pino De Masi – vicario generale della diocesi di Oppido – Palmi, ha celebrato la Santa messa.