POLISTENA (3 AGOSTO 2011) – Ricordare è diventato l’imperativo categorico nella due giorni polistenese, dedicata ai caduti e dispersi della città nella Seconda guerra mondiale. Sfilate in musica, mostre, momenti di intrattenimento culturale, al centro del programma che si è concluso ieri sera, con la presentazione del libro di Giovanni Russo “Non dimenticateci!”.
Prima del dibattito, piazza della Repubblica era gremita per il concerto della Fanfara regionale dell’associazione nazionale bersaglieri – sezione di Argusto Chiaravalle centrale, diretta dal maestro Francesco Renda. La presentazione del libro è stata l’occasione per le due giornate commemorative, volute e realizzate dal Centro studi polistenese, dall’amministrazione comunale e dallo Storico complesso bandistico “città di Polistena”. Durante il dibattito, inoltre, si è assistito alla proiezione di alcuni documenti d’epoca e di intermezzi musicali e poetici, con la voce del soprano Maria Antonietta Corradino e le poesie recitate da due studentesse, Myriam Macrì e Roberta Preiti.
Il sindaco della città, Michele Tripodi, ha aperto i lavori, mostrando ancora una volta l’impegno della sua amministrazione per attività di tipo culturale, che raccolgono decine di persone provenienti anche dai vicini centri. Mentre il professore Giuseppe Masi ha dato una lettura critica dell’opera, con una ricostruzione storica chiara e puntuale.
Angela Corica, invece, si è concentrata sulle storie di donne presenti nel libro o, semplicemente, donne diventate vittime di guerre senza avere mai partecipato ad un conflitto armato. Tutti i protagonisti del libro, come ha spiegato infine lo stesso autore, Russo, sono vittime “dimenticate”, alcuni di loro – la maggior parte – non ha avuto neppure una degna sepoltura. Dalla ricostruzione storica è venuto fuori l’aspetto umano di queste storie. Storie di vite spezzate, per cui nessuno, prima d’ora, ne aveva testimoniato la vicenda umana.
“Vite dentro altre vite – per dirla come la moderatrice, Caterina Restuccia – storie dentro altre storie”. I caduti polistenesi ora hanno un nome e un volto, catalogati in quello che diventa un documento storico per la città, da conservare a futura memoria. la due giorni si è aperta lunedì con la mostra fotografica nel Centro studi polistenese, intitolata “Gli eroi in silenzio”, con l’intervento dello Storico complesso bandistico “città di Polistena”; proseguendo con la proiezione del film nella serata di lunedì “Italiani brava gente” diretto da Giuseppe De Santis; e ancora musica con lo Storico complesso bandistico della città diretto dal maestro Pino Russo, con la partecipazione del soprano Rita Pisano. La presentazione è stata curata da Rita Gagliardi. Più di 20 associazioni hanno aderito alla manifestazione. Ieri pomeriggio, invece, il corteo insieme ai familiari delle vittime dei caduti e dispersi e cittadini, culminato al Duomo dove don Pino De Masi – vicario generale della diocesi di Oppido – Palmi, ha celebrato la Santa messa.