La mobilitazione nasce dal malcontento nei confronti del governo perchè, secondo la Federazione automoma italiana benzinai «nessuna risposta tangibile è giunta rispetto alla riforma della distribuzione carburanti tesa ad aumentare competitività ed efficienza del sistema, per abbattere sensibilmente i prezzi dei carburanti, né rispetto alla soppressione nel provvedimento di deduzione forfettaria che riconosceva alla categoria il ruolo di sostituto di imposta, nell’incassare e riversare nelle casse dello Stato, a proprie spese e a costo della stessa incolumità personale, circa 38 miliardi di euro all’anno tra accise ed IVA».
La comunicazione dell’adesione allo sciopero dei distributori nella provincia di Reggio Calabria è stata diffusa in una nota, firmata dal direttore regionale Faib Rosario Antipasqua. «I primi 3 giorni di chiusura – si legge nel comunicato – si terranno a partire dalle ore 19.00 dell’8 e fino alle ore 07.00 dell’undici novembre sulla viabilità ordinaria e a partire dalle ore 22.00 dell’8 e fino alle ore 06.00 del 11 novembre sulla viabilità autostradale. La Faib – conclude Antipasqua – chiede scusa ai cittadini per il disagio che causa la chiusura degli impianti. Ma siamo costretti ad chiudere due giorni oggi per non chiudere per sempre domani».