Libertà, solidarietà, pace, rifiuto verso ogni tipo di violenza e rispetto per i tutti diritti umani. Questo il messaggio lanciato dalla città di Palmi durante la fiaccolata dal titolo “R-esistere. Siamo tutte donne iraniane”, organizzata dall’Amministrazione Comunale per domenica 16 ottobre, in segno di solidarietà per le donne iraniane.
Istituzioni, ma soprattutto numerosi cittadini e rappresentanti delle realtà associative palmesi si sono radunati alle 18:30 in Piazza Municipio per testimoniare la loro vicinanza nei confronti delle donne iraniane e in generale di tutto il popolo dell’Iran che in queste settimane sta lottando in nome della propria libertà, per poi spostarsi in corteo fino alla centrale Piazza Primo Maggio.
Ad introdurre la manifestazione, l’assessore alle politiche sociali e all’associazionismo Denise Iacovo, organizzatrice principale dell’evento: «Per me è una forte emozione vedervi qui così numerosi, perché ciò dimostra quanto Palmi sia attenta a queste tematiche. L’obiettivo di questa serata è quella di rivendicare l’importanza del rispetto di tutti i diritti umani. Siamo qui, spinti da un unico comun denominatore: la libertà. Per le donne e per gli uomini di tutto il mondo, perché siamo tutte e tutti donne iraniane. Siamo donne iraniane ogni qualvolta si verificano episodi di violenza. Siamo donne iraniane ogni qualvolta viene meno la nostra libertà. Come istituzioni siamo chiamati a sensibilizzare su queste tematiche e a trasmettere alle nuove generazioni i valori del rispetto, dell’uguaglianza, della libertà, il rifiuto verso ogni tipo di violenza di genere e alla violenza in genere, in modo che i cittadini di domani non facciano distinzioni di alcun tipo».
«Si può pensare che un’Amministrazione Comunale debba occuparsi di altre questioni, più vicine alla gestione pratica della propria città – ha dichiarato invece il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, porgendo i propri saluti ai partecipanti alla manifestazione e ringraziando le promotrici dell’iniziativa –. Io credo che per un’Amministrazione sia fondamentale occuparsi anche dei diritti negati, della violenza di genere, e proprio per questo motivo abbiamo sentito la necessità di organizzare questa fiaccolata. Nel mondo si stanno verificando eventi che ci ricordano che ancora oggi i diritti fondamentali delle donne e degli uomini vengono brutalmente violati, e che siamo fortunati a vivere in questa piccola “isola felice” in cui ciò non accade. Questa serata per noi ha una forte valenza simbolica, che forse rappresenta una semplice goccia d’acqua nel deserto, ma è comunque un messaggio di pace e solidarietà importante che parte dalla nostra città».
Presente anche il consigliere metropolitano delegato alle pari opportunità Filippo Quartuccio, che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle istituzioni contro i fenomeni di violenza e repressione dei diritti: «Il ruolo delle Amministrazioni è quello di vigilare affinché non si verifichino avvenimenti di questo tipo all’interno delle nostre comunità. Dobbiamo stringerci, stare insieme per tutelare i diritti di tutti e denunciare ogni tipo di violenza».
Presente anche la dott.ssa Adriana Divaio, sostituto procuratore della Procura di Palmi, e il sindaco di San Ferdinando Luca Gaetano.
Tra i momenti più toccanti della serata, l’intervento di una giovane donna iraniana, giudice internazionale nell’ambito del diritto sportivo, che ha evidenziato quanto la cultura iraniana sia in realtà diversa dal regime che si sta imponendo nel Paese in questo momento, invitando tutti a dimostrare la propria vicinanza verso le donne e il popolo iraniano, in lotta per la difesa dei propri diritti.
A testimoniare la lontananza del popolo iraniano da questi episodi di violenza e repressione, anche un uomo di origini iraniane che ha rimarcato l’importanza dell’uguaglianza tra donne e uomini.
A concludere questo momento di incontro, il lancio in volo simbolico di tre lanterne, come tributo per la morte di Mansha Amini, la giovane iraniana divenuta simbolo della protesta, e di tutte le donne e gli uomini che hanno perso la vita in nome della loro libertà.
Un evento «organizzato dalle donne per le donne», come sottolineato dall’assessore Iacovo, e guidato anche da una donna, Solidea Schipilliti, vice sindaca di Palmi, alla quale il sindaco Ranuccio ha ceduto per l’occasione la fascia tricolore.
Il corteo guidato dalla vicesindaca Schipilliti è poi partito dalla Piazza Municipio, e passando per via Cesare Battisti e il Corso Garibaldi è arrivato fino in Piazza Primo Maggio, dove i manifestanti si sono raccolti attorno ad alcune immagini evocative e ad un braciere «dove gettare simbolicamente le proprie catene e tutto ciò che non ci rende liberi», come ha spiegato l’assessore Denise Iacovo.
Un momento simbolico e fortemente suggestivo, accompagnato dall’inno alla libertà scritto da Shervin Hajipour, famoso cantante iraniano che ha raccontato le proteste di queste settimane in una canzone, poi arrestato per aver dato voce alla contestazione.
