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Parco dei Tauriani, un anno e mezzo dopo l’incendio il sito è ancora chiuso

L'ingresso del Parco dopo l'incendio

Esiste un luogo magico, unico, dove le bellezze della natura si fondono con preziosi resti storici delle nobili civiltà brette e romane. Questo luogo è il Parco dei Tauriani “De Salvo”, che si trova nella frazione Taureana di Palmi, proprio nell’area in cui sorgeva l’antica città di Taurianum.

Un’area di oltre 3 ettari rimasta nascosta per lunghi anni e portata alla luce grazie ad un “miracolo” compiuto da un gruppo di archeologi che hanno lavorato per 15 anni circa, consentendo al sito di diventare luogo di interesse. Il lungo lavoro ha portato alla luce gli insediamenti che si sono succeduti nel tempo: il villaggio dell’Età del bronzo, la città italica dei Tauriani, la Tauriana romana e il complesso sacro medievale dedicato al culto di San Fantino.

I resti di un anfiteatro, il santuario urbano, la Torre Saracena del 1500, impianti urbani di una città, una strada romana, la casa del Mosaico, capanne di 4000 anni fa, è ciò che sarebbe possibile apprezzare. Se il parco fosse aperto.

La sera del 6 febbraio 2015 un incendio ha distrutto il punto d’accoglienza, costringendo i soci “Italia Nostra” della sezione di Reggio Calabria, gestori del parco, a sospendere le visite. Un messaggio scritto l’indomani dell’incendio sulla pagina Facebook del Parco, recita “Le visite al parco sono momentaneamente sospese a causa dell’incendio che ha interessato il punto di accoglienza. Il tutto in attesa della rimozione dei detriti”. Ma è passato un anno e mezzo e la struttura è ancora chiusa.

Il Parco dei Tauriani è di proprietà della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria e della Provincia di Reggio Calabria; è stato inaugurato il 17 settembre del 2011 e dato in gestione all’associazione “Italia Nostra”, che ha cercato di dar vita ed importanza all’area, organizzando visite guidate e promuovendo iniziative culturali. Fino a quel 6 febbraio dello scorso anno.

Da quel giorno l’area è chiusa e nessuno sembra tanto interessato a sistemare il box incendiato per permettere la riapertura, essendo passato un anno e mezzo dall’incidente. Una vera e propria vergogna per Palmi, che già lo scorso anno ha dovuto subire i commenti negativi lasciati su Tripadvisor da alcuni turisti venuti in città appositamente per visitare il sito archeologico, e che lo hanno trovato chiuso.

 

 

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