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Parco Aspromonte, i progetti CIS dell’Ente Parco passano per l’Ulivarella di Palmi e il Rifugio-Porta di Delianuova

Sono i due progetti presentati dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte nell’ambito dei Contratti Istituzionali di Sviluppo Calabria (CIS), efficace occasione per la crescita delle aree interne, attraverso la promozione di un’offerta turistica sostenibile e la salvaguardia del patrimonio naturalistico.

“Da costa a costa attraverso i luoghi della fede” e “Diga del Menta ed annesse aree circostanti”, sono le schede di intervento presentate alla Regione dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, elaborati che inglobano aspetti paesaggistici, ambientali, culturali e turistici, con l’obiettivo di valorizzare luoghi unici e renderli sempre più appetibili alla fruizione dei visitatori.

Il progetto “da costa a costa attraverso i luoghi della fede”, vuole esaltare la bellezza del territorio, attraverso la valorizzazione delle peculiarità archeologiche, paesaggistiche, culturali e geologiche. Dal Tirreno allo Jonio, dallo Scoglio dell’Ulivo di Palmi alla villa Romana di Casignana, un viaggio senza eguali dove nella maestosità naturalistica dell’Aspromonte si incastonano i luoghi di fede. Un percorso escursionistico a 360 gradi, lontano dai tragitti più convenzionali, ispirato ai principi del turismo responsabile e sostenibile, un susseguirsi di incontri tra la storia antica e gli elementi di biodiversità che caratterizzano il Parco Nazionale, che rappresenta una occasione di sviluppo per il territorio. Nell’ambito del “cammino” tra Jonio e Tirreno, l’Ente Parco con i fondi CIS, punta a ricostruire  il Rifugio-Porta del Parco a Delianuova, con tre sale espositive a tema (area storico-archeologica, area naturalistico- faunistica, area naturalistico-vegetazionale) ed una multimediale. Altri interventi sono previsti per il recupero della vecchia scuola elementare di Africo vecchio, da adibire a Centro di promozione, oltre alla riqualificazione della casa padronale e dell’antica segheria di Villaggio de Leo, impianto industriale per la prima lavorazione del legno, realizzato a partire dal 1913. Il Villaggio, una volta ristrutturato, sarà adibito a centro visita dove sarà possibile vedere l’impianto così come si presentava nei primi anni del ‘900. Un luogo dove riconnettersi con la storia sociale e produttiva dell’Aspromonte, dove la tradizione non sia culto delle ceneri ma custodia del fuoco.

Gli interventi per la valorizzazione dell’area della diga del Menta, fino al comprensorio di Gambarie, sono orientati alla tutela naturalistica e alla fruizione sostenibile dell’invaso, nell’ottica di un turismo lacustre che rappresenta un’importante settore delle attività turistico-ricreative. L’idea progettuale per la creazione di un polo di attrazione turistica del lago del Menta, salvaguardando la piena efficienza e sicurezza dell’infrastruttura idraulica, è stata sviluppata per creare un’offerta differenziata per il turismo all’aria aperta, che possa soddisfare diversi target di domanda (escursionistica, sportiva, ricreativa e relax) in tutte le stagioni dell’anno. L’idea si articola nella creazione di un’area attrezzata per lo sport e la ricreazione all’aria aperta nei pressi della diga; la riqualificazione della strada circumlacuale per il mantenimento della sua efficienza per il funzionamento dell’infrastruttura idraulica e per promuoverne una fruibilità differenziata in condizioni di sicurezza; la sistemazione del sentiero che dalla diga porta alle Cascate Maesano; la creazione di un piccolo Centro visitatori presso gli edifici della diga dotato di servizi igienici e la produzione di materiale informativo per pubblicizzare il Lago e le attività previste dal progetto.

«Sono interventi che andranno a potenziare l’offerta turistica e le strutture informative e di accoglienza, ramificate sul territorio del Parco – ha dichiarato il presidente dell’Ente Leo Autelitano – . L’intento, pienamente condiviso dalla Giunta esecutiva del Parco, è quello di far emergere la ricchezza e le potenzialità di territori ingiustamente marginalizzati, guardando ad uno sviluppo turistico collegato con la filiera produttiva integrata, messa in rete garantendo servizi di qualità, sempre più corrispondenti alle richieste dei visitatori. Con gli interventi previsti, inoltre, andremo a riqualificare e rendere funzionali alcuni dei luoghi naturalistici più caratteristici dell’Aspromonte, recuperando inoltre, spazi identitari della nostra storia, simboli per le nostre comunità. Penso – ha aggiunto il Presidente  – all’ ineguagliabile opera sociale, formativa ed educativa di Zanotti Bianco e alla sua scolarizzazione di massa attraverso un metodo moderno che con la ristrutturazione della scuola, continuerà ad essere una memoria storica per il nostro territorio. Prezioso è il recupero dei luoghi che furono del più grande Santo dell’Aspromonte di epoca bizantina, San Leo, dell’ ex convento di cui si sono persi i segni e di cui oggi resiste solo l’antica chiesetta e la cupola dove è stato ritrovato morente il Santo. Gli interventi, infine, rendono onore alla straordinaria bellezza naturalistica e paesaggistica dei luoghi di Africo e del versante che lungo la vallata della fiumara La Verde, conduce a Samo» ha concluso Autelitano.

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