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Palmi, sul palco del teatro Manfroce Remo Girone sarà “Il Cacciatore di Nazisti”

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Remo Girone è Simon Wiesenthal ne “Il Cacciatore di Nazisti”, opera teatrale scritta e diretta da Giorgio Gallione che domani approderà al teatro Manfroce di Palmi alle ore 21:15. Il progetto artistico di Giorgio Gallione e Gianluca Ramazzotti, produzione Ginevra Media Production e teatro Nazionale di Genova con scene e costumi di Guido Fiorato e luci di Aldo Mantovani, sarà al centro del prossimo appuntamento della Rassegna Synergia 48, organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.

«Non voglio che le persone pensino che è stato possibile che i nazisti abbiano ucciso milioni di persone e poi l’abbiano fatta franca. Ma io voglio giustizia, non vendetta». Questo lo spirito che mosse Simon Wiesenthal, ironicamente apostrofato come “il James Bond ebreo”, verso la ricerca dei responsabili dello sterminio del regime nazista. Sopravvissuto ai lager, egli dedicò il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili della Shoah. 

La sua vita, e quindi anche la sua storia, hanno pertanto ispirato l’avvincente thriller di spionaggio e anche il documento storico in cui si condensa lo spettacolo di Giorgio Gallione, basato sui libri dello stesso Wiesenthal. Un lavoro che è anche una indagine sulla feroce banalità del male e sulla sua genesi. 

La trama si snoda a partire dall’ultimo giorno di lavoro al Centro di documentazione ebraica da lui fondato. Nel 2003, proprio sul punto di andare in pensione, Simon Wiesenthal ripercorre 58 anni di inseguimento dei criminali di guerra nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei. Egli riuscì a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti, tra i quali Karl Silberbauer il sottoufficiale della Gestapo responsabile dell’arresto di Anna Frank, Franz Stangl comandante dei campi di Treblinka e Sobibor, e Adolf Eichmann l’uomo che pianificò “la soluzione finale”, imputato in uno dei processi più importanti del secolo conclusosi con la sua condanna a morte per “crimini contro l’umanità”. 

“Il cacciatore di nazisti” è un’opera epica e di impegno civile volta a contrastare la rimozione, l’oblio e anche l’indifferenza e i tentativi di sminuimento e di sottovalutazione di questa pagina storica buia e ignobile. Una testimonianza che lo stesso Wiesenthal affida ai giovani protagonisti delle storie che ha conosciuto durante la sua “caccia” e anche al pubblico attraverso questo spettacolo.

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