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Palmi, stop alle antenne selvagge. A breve il regolamento

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Tutelare la salute dei cittadini ed il paesaggio attraverso la riduzione dell’esposizione ai campi elettromagnetici. E’ questa una delle attività che l’amministrazione comunale di Palmi ha messo in atto, attraverso la messa in sicurezza della Torre Acquedotto di Sant’Elia ed il piano di delocalizzazione delle antenne e degli impianti, e dell’area nei pressi del Belvedere.

Nelle scorse settimane l’assessorato all’Ambiente e al Paesaggio, alla Pianificazione Urbanistica, ha avviato con gli uffici tecnici uno studio più ampio, al fine di redigere un regolamento comunale, che pur rispettando la normativa vigente nazionale, punti a dotare il Comune di un regolamento che fissa i criteri per la localizzazione degli impianti, attuando le misure finalizzate al contenimento dei campi elettromagnetici.

Si tratta di una assoluta novità per Palmi, che soffre nel suo territorio e nel centro abitato di una vera e propria invasione di antenne ed impianti, che purtroppo spesso trovano casa sui tetti delle abitazioni di privati o se in aree pubbliche, con dotazione di tutti i pareri richiesti, non possono che essere autorizzati in assenza di una regolamentazione precisa di carattere comunale.

«Con questa attività – spiega il sindaco Ranuccio – vogliamo rispondere alla preoccupazione di tutti i cittadini che in molti casi ci hanno segnalato la presenza di grandi impianti collocati su beni privati, in prossimità delle proprie abitazioni, di scuole, di luoghi di aggregazione e, contemporaneamente, dotarci di uno strumento più preciso anche per la tutela delle nostre aree paesaggisticamente sensibili in territorio urbano e extraurbano. Abbiamo intrapreso questo percorso già sul monte Sant’Elia, e siamo alla ricerca di strumenti di gestione più evoluta, che pur ottemperando le norme previste, possano essere applicati sia all’installazione di nuovi impianti che per l’adeguamento dei vecchi, ove sarà possibile. Si tratta di un lavoro che necessita dei passaggi in commissione e in consiglio comunale, dunque spero che tutto possa essere pronto entro il mese di novembre 2018».

Il lavoro intrapreso dall’amministrazione sulla tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e territoriali si sposta dunque anche in città e nei centri abitati, con programmazione e determinazione.

L’assessore Consuelo Nava aggiunge: «Accanto al regolamento che disciplina i procedimenti autorizzativi su beni pubblici e privati, l’Ente attiverà uno strumento che osserva il “principio precauzionale”, per la tutela della salute pubblica e dei beni culturali e del paesaggio, dotandosi di una carta della fruibilità visiva del paesaggio, che oltre alle aree tutelate, come ad esempio il centro storico, e riferibili a edifici strategici di uso collettivo, mappa le aree per la localizzazione e quelle escluse, preservando anche affacci su visuali urbane di pregio. Sia il regolamento che la mappatura disciplinano l’ottimizzazione della collocazione degli impianti sul territorio comunale, dando regole per i privati, facendo scelte per il territorio pubblico e invitando i gestori delle reti a presentare il “piano di localizzazione annuale”.Con le procedure riferite a quest’ultimo, l’Ente vara il Piano Comunale di programmazione annuale, per cui potranno essere fornite agli stessi gestori le prescrizioni, come da regolamento ed anche gli eventuali piani di delocalizzazione. Uno strumento integrato innovativo e sostenibile, di attuazione della pianificazione comunale».

Esperienze di avanguardia su procedure simili sono già state adottate da alcuni comuni in Italia; affinché possa dirsi proficuo, è necessario che il lavoro in corso si confronti anche con gli enti preposti alla tutela dei vincoli (Regione e Città Metropolitana) e dell’autorizzazione delle emissioni (Arpacal e Ministero – Ispettorato), ma anche questo è un percorso che l’amministrazione Ranuccio ha già avviato, e che punta a dotare Palmi del proprio importante piano prima della chiusura del 2018.

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