PALMI – E’ stato un consiglio comunale rapidissimo quello di questa sera a Palmi. Dieci minuti appena.
Solo quattro i consiglieri presenti, Bagalà Pietro, Crocitta, Grassi e Tedesco, più Scalfari, presidente del consiglio comunale. Assenti tutti gli altri, come annunciato attraverso un documento ufficiale diffuso ieri.
La seduta è stata aperta regolarmente nonostante l’esiguo numero dei consiglieri; l’articolo 70 comma 2 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, permette infatti che, qualora si tratti di seconda convocazione, questa può svolgersi con un numero minimo di quattro consiglieri.
Ma, e qui interviene il T.U.E.L. all’articolo 38 comma 2, per deliberare su assunzioni di personale è necessaria la presenza di 1/3 dei consiglieri comunali, 7 nel caso di Palmi. Oggi infatti il consiglio avrebbe dovuto votare la proroga dell’affidamento dei servizi alla Ppm, la società municipalizzata che gestisce alcuni servizi in città.
Sono infatti in scadenza i contratti relativi al trasporto di acqua potabile e quelle relativi alla segnaletica stradale, e solo il consiglio comunale può decidere su una proroga.
L’impossibilità di votare ha scatenato l’indignazione di Scalfari. “Gli assenti hanno torto, la presenza dei consiglieri oggi era importante perché non si può giocare sulla pelle di decine di famiglie di lavoratori. E’ la dimostrazione di come interessi poco al consiglio una questione così delicata”.
La discussione di questo punto è così rimandata a giorno 30 giugno, data cruciale per Gaudio, perché in sede di consiglio bisognerà approvare il Bilancio di previsione 2011 e, ormai è notizia non più fresca, il primo cittadino non ha la maggioranza dei consiglieri per approvarlo.
Viviana Minasi