PALMI – Nella tranquilla, forse anche troppo, campagna elettorale palmese, ecco arrivare il primo episodio che ha già fatto scalpore, suscitando lo sgomento del candidato a sindaco Salvatore Boemi e di tutta la coalizione di centro sinistra che lo sostiene.
Questi i fatti. La scorsa settimana, con una lettera indirizzata al commissario prefettizio Antonia Bellomo, Salvatore Boemi invocava l’utilizzo di un metodo democratico nella scelta degli 84 scrutatori, distribuiti nei 20 seggi elettorali. La scelta, infatti, sembrava indirizzarsi verso il metodo della nomina da parte dei membri della commissione elettorale, nominata a suo tempo da Ennio Gaudio, e composta dagli ex consiglieri Francesco Tedesco, Antonino Punturiero e Rocco Surace.
E così è stato; proprio ieri, infatti, è stata resa nota questa scelta, ovvero quella di procedere per nomina da parte della commissione elettorale degli scrutatori. A questo punto le anomalie diventano due: il metodo adottato, ed il fatto, non secondario, che i tre membri della commissione sono candidati nelle liste di Francesco Trentinella, Silvana Morgante e Giovanni Barone.
Immaginate l’ira di Boemi e del centro sinistra, che si son visti sconfitti su tutti i fronti ed hanno “denunciato” i fatti durante una conferenza stampa, convocata nel pomeriggio nella segreteria elettorale di piazza I Maggio.
«Voglio evitare ogni genere di polemica inutile, ma ci sono fatti che è bene che l’opinione pubblica sappia», è stato l’esordio di Salvatore Boemi in conferenza stampa, «è successa una cosa grave. La nostra richiesta, inoltrata al commissario prefettizio, non ha avuto risposta, e quel che è peggio, è che veniamo a sapere che i tre membri della commissione elettorale sono tutti e tre candidati a questa tornata elettorale. Ci possiamo pure sbagliare, possiamo pensare ad un caso di omonimia, ma a dire il vero ci sembra difficile».
Non c’è rabbia nelle parole di Boemi, solo rammarico e sconcerto, perché questo è un fatto grave, e quel che è ancora più grave, è che nessuno degli altri candidati si sia opposto minimamente, o abbia dato seguito alle parole che il candidato del centro sinistra ha indirizzato alla Bellomo nei giorni scorsi.
«A noi non interessa affatto avere la possibilità di nominare degli scrutatori, tant’è che abbiamo rigettato la proposta pervenutaci di scegliere 8 o 9 scrutatori e chiudere così il caso», ha proseguito Boemi. «Quello che chiediamo è che venga rivista questa decisione, e che quindi si proceda intanto a sorteggiare gli scrutatori, e poi a inserire anche un nominativo che sia rappresentativo della nostra coalizione, nella commissione elettorale, dando così l’opportunità a tutti gli aspiranti scrutatori di avere pari trattamento».
Il commissario può fare tutto ciò, può rimodulare la commissione elettorale, inserendo un nominativo di un esponente del centro sinistra, e stabilire che gli scrutatori vengano sorteggiati, come anche supportato dalla giurisprudenza, più volte citata da Boemi, che sulla vicenda è «robusta e costante».
Viviana Minasi