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Palmi: Riflettori puntati sul Pdl

Pietro Bagalà, Francesco Tedesco, Domenico Scalfari, Ernesto Reggio e Federico Grassi

PALMI (9 agosto 2011) – Il romanzo estivo palmese, a base di politica e colpi di scena, si arricchisce di un nuovo capitolo e, considerati i presupposti, potrebbe non essere l’ultimo.

Ieri la notizia che Domenico Scalfari e Federico Grassi si sono rifiutati  di firmare il documento con le dimissioni, siglato da tutta l’opposizione. Oggi, ad aggiungere nuovi particolari al romanzo, due notizie di poche ore fa.

In un comunicato diramato agli organi di stampa, i pidiellini informano che  “a fronte delle notizie di stampa e dei tentativi di basso profilo di speculazione politica proprio da parte di soggetto consigliere comunale che mai ha  fatto vera opposizione e che anzi ha scodinzolato non appena il Sindaco, tentando di accattare voti, sembrava volergli lanciare l’ossicino e a stento, poi, trattenuto dal proprio partito; ovvero di altri che pur essendo sulla carta all’opposizione partecipavano sistematicamente a cene politiche natalizie della maggioranza, il Gruppo consiliare respinge con fermezza  le accuse di preteso tradimento dell’accordo di dimissioni congiunte di 11 consiglieri”.

Ieri infatti, sono stati diversi i commenti dei consiglieri a margine della decisione di non firmare le dimissioni; qui i consiglieri si riferiscono con ogni probabilità alle parole di Cogliandro e Vincenzi, molto duri nel loro pensiero.

Prosegue ancora la nota: “Va precisato, infatti, che l’accordo risaliva a data antecedente alle dimissioni rassegnate dal Sindaco in data 4 agosto u.s., le quali ultime hanno modificato radicalmente il quadro amministrativo, inducendo il Gruppo PdL a non aderire, per alto senso di responsabilità, alla sottoscrizione dell’accordo (in ciò convintamente differenziandosi dal resto dell’Opposizione), ritenendo di non potere, in un momento estremamente delicato, privare la Città (proprio durante l’Agosto Palmese ed in piena emergenza estiva) della sua amministrazione, considerando peraltro che il Primo cittadino, per legge, cesserà automaticamente dalla carica il 24 agosto p.v.”.

Ma negli stessi istanti un cui il Pdl scriveva quanto appena riportato, sulle pagine di un famoso social network si leggeva che la Presidenza del consiglio comunale ha varato un patto di fine programma, da discutere col sindaco previe scuse pubbliche per gli attacchi personali in consiglio comunale.

Contenuto del programmino, parte dei famosi 30 punti del patto programmatico siglato dai “pattisti” nel 2010, insieme ai consiglieri Trimboli e Lazoppina.

Forse all’orizzonte, si intravede uno spiraglio di luce per Gaudio ma, ed è lecito pensarlo, l’apertura verso di lui è da considerare solo da parte di Scalfari e Grassi, i pidiellini che non hanno firmato le dimissioni. Tedesco e Bagalà Pietro, infatti, ponendo la loro firma sul documento di dimissioni, hanno manifestato la volontà di buttare giù il sindaco.

Viviana Minasi

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