Il gip di Palmi, in accoglimento dell’istanza presentata dagli avvocati Giuseppe Alvaro e Teresa Famà, ha disposto la revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Letterio Palmieri, 30 anni, di Palmi, ordinandone l’immediata liberazione e sostituendo la misura cautelare detentiva con quella dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Palmieri era stato arrestato il 9 marzo scorso su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi, sulla base di un’articolata attività di indagine condotta dagli agenti del locale Commissariato di Polizia.
L’indagine aveva preso spunto dall’incendio di un’autovettura, ritenuto di origine dolosa, verificatosi la notte del 10 gennaio 2016 nel rione Cittadella di Palmi. Le fiamme, sviluppatesi alle 3:30 di notte, avevano avvolto e distrutto interamente l’autoveicolo, parcheggiato sulla via Porto Oreste, nella disponibilità di un appartenente alle forze dell’ordine, e si erano estese danneggiando anche la facciata di un’abitazione vicina ed i relativi contatori di acqua e gas.
Attraverso l’acquisizione delle videoregistrazioni delle telecamere a circuito chiuso installate in un immobile privato sito nella stessa via, gli inquirenti erano risaliti alla persona del Palmieri, che risiede nelle vicinanze del luogo in cui si sono verificati i fatti, ritenendolo responsabile, in concorso con altri, del reato di incendio aggravato di natura dolosa, attribuendogli un ruolo di copertura e controllo dell’azione del soggetto che aveva materialmente appiccato il fuoco all’autovettura.
Dopo la conclusione delle indagini il giovane palmese, che nel frattempo era stato ammesso gli arresti domiciliari, ha chiesto tramite i suoi legali di essere interrogato dal Pubblico Ministero e ha fornito elementi a sua discolpa, indicando le ragioni per le quali, a suo dire, era stato ripreso dalle videocamere del circuito di sorveglianza la notte dell’incendio.
Gli avvocati Alvaro e Famà hanno, inoltre, prodotto gli esiti dell’attività di indagine difensiva svolta per dimostrare l’estraneità del Palmieri ai fatti contestatigli, chiedendone la rimessione in libertà.