«Leoni da tastiera».
Tre parole, lapidarie, con cui il consigliere di opposizione di Palmi, Antonino Randazzo, replica alla maggioranza che – compatta – nei giorni scorsi lo ha apostrofato con «il vecchio che avanza» dopo che in consiglio comunale Randazzo ha annunciato l’imminente costituzione di un gruppo consiliare insieme ai consiglieri Melara, Misale, Trentinella e Donato.
«Avendo esercitato correttamente, sin dal primo giorno, il ruolo di consigliere comunale, alla luce del sole e sempre nel rispetto delle regole e dei rapporti istituzionali – prosegue il consigliere Randazzo – trovo offensivo ricevere un attacco vile e politicamente scorretto, del resto tipico, dei fidi soldatini del generale Ranuccio, colui il quale si propone come volto nuovo della politica palmese ma che, da ben 10 anni, comodamente siede e tra gli scranni di palazzo San Nicola e tra le remunerate poltrone della politica regionale».
Randazzo è stato “accusato” dalla maggioranza di aver danzato un valzer che lo ha portato a sedere ora nelle poltrone del centro destra (con l’allora sindaco Giovanni Barone dal 2012 al 2017), ora in quelle di centro sinistra (candidato con Mimma Di Certo nel 2017) e ora pronto a creare un gruppo consiliare che porta i colori più dell’azzurro che del rosso.
Ma prosegue Randazzo nella sua replica: «Ebbene si, perché se io rappresento “il vecchio che avanza” questi luminari della politica palmese, che ricorderemo esclusivamente per i loro brillanti “presente” e “favorevole” in consiglio comunale, dovranno spiegare alla città per quale motivo lo stesso non valga per Giuseppe Ranuccio, “battezzato” consigliere nel 2012 insieme al sottoscritto, dal 2017 sindaco di Palmi e dal 2021 Consigliere Metropolitano. Dovranno spiegare perché – aggiunge – “il trasformismo, le acrobazie e gli utilitarismi” non riguardino in primis giunta e maggioranza, presenti e passate, tra le cui fila ci sono nomi e cognomi che in questa come nella precedente amministrazione sedevano esattamente dall’altro lato della barricata, ossia dal mio lato, quello in cui sono sempre stato per intenderci».
«Dovranno poi spiegarci il perché, incomprensibilmente, continuino ad esercitare il ruolo di consigliere comunale su Facebook e non tra gli scranni di palazzo San Nicola, perseverando nel confondere e mescolare il web con la vita reale, quella in cui i cumuli di spazzatura adornano le facciate delle case, la pressione fiscale sui cittadini è raddoppiata, i servizi ci sono stati abilmente scippati e si continuano a sperperare fondi pubblici per feste, festoni, ballerine e saltimbanchi ignorando le criticità che riguardano la popolazione palmese».
«Ma soprattutto, dovranno spiegare con quale coraggio continuano a pensare di poter offendere l’intelligenza dei cittadini palmesi, mediante un’azione politica oggettivamente priva di contenuti e votata esclusivamente alla cooptazione del consenso elettorale e della evidente mistificazione della realtà, misera di contenuti e di reali progetti per il futuro, il cui obiettivo più lungimirante è scegliere quale alberello piantare o quale aiuola rinverdire. In maniera serena – conclude – da consigliere di opposizione e coerentemente con il mandato affidatomi dai cittadini, ho aperto un dibattito tra le forze moderate della città per individuare un’alternativa politica a questa amministrazione comunale, evidentemente chi ha scritto il compitino agli abili colleghi di maggioranza ha accusato il colpo».