Il canto dei partigiani “Bella ciao” ha accompagnato il momento dedicato a Rocco Pugliese, palmese, vittima innocente del fascismo, morto nel 1930 nel carcere di Ventotene.
Ieri, nella giornata in cui si ricorda la liberazione dell’Italia dal fascismo, è stata svelata una targa in sua memoria nel luogo in cui sorgeva la casa natale di Rocco Pugliese, a Palmi, nel viale Rimembranze.
La cerimonia è stata aperta da una pronipote di Rocco Pugliese, Stefania Marino; Laura Melara ha letto le lettere che Pugliese ha inviato ai familiari negli anni in cui si trovava in carcere e Lorenzo Pugliese, familiare di Rocco, ha ricordato come “questo di oggi è un momento di memoria collettiva nel nome di un uomo che oggi riceve il giusto tributo al sacrificio compiuto per la Patria. L’impegno che volgiamo assumerci è quello di riportare le spoglie di Rocco Pugliese, mai ridonate alla famiglia”.
Erano presenti alla cerimonia gli studenti del Liceo “Emilè Combes” di Pons, in Francia, accompagnati da Enzo Infantino; i ragazzi sono attualmente ospiti della comunità di Riace, nell’ambito di un progetto dedicato all’accoglienza ed all’integrazione.
Il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio ha detto: “la nostra libertà è figlia del sacrificio di chi si è battuto durante quegli anni bui. Ricordare è l’esercizio migliore che possiamo fare per far sì che gli orrori del passato non si ripetano in futuro”.
Era presente anche il presidente del Comitato provinciale Anpi di Reggio Calabria Sandro Vitale, che ha fornito un ricordo di Rocco Pugliese. La targa in memoria del “compagno” Pugliese è stata svelata dal professore Elio Pugliese, nipote diretto di Rocco Pugliese.
Pugliese condivise per diversi anni l’esperienza del carcere insieme a Sandro Pertini, di cui fu compagno di cella.