Con ogni probabilità questo pomeriggio non si terrà alcun consiglio comunale a Palmi. Come accade ormai da diverso tempo, il numero dei consiglieri presenti non basta a garantire l’apertura del consesso, costringendo il presidente del consiglio a rinviare l’assise in seconda convocazione.
L’ordine del giorno prevede la surroga di quattro dei cinque consiglieri di minoranza che la settimana scorsa si sono dimessi; Giuseppe Ranuccio, Tato Ferraro, Salvatore Boemi e Giovanni Bonaccorso hanno già ufficializzato le dimissioni e la segreteria comunale è in attesa del documento di dimissioni del democrat Francesco Surace, attualmente fuori Palmi.
Per sapere se il consiglio comunale si terrà dovremo aspettare le tre di oggi pomeriggio, ma si sa già che, alle assenze “di routine” dei consiglieri Concetta Maria Ciappina ed Ester Del Duca, dovrebbe aggiungersi quella di Antonio Papalia, assente per impegni di lavoro assunti prima della convocazione del consiglio. E così, salvo presenze inaspettate, il consesso si aggiornerà a domane alle ore 19.
Intanto sarebbero pronti ad entrare in consiglio i primi dei non eletti nelle liste dei consiglieri dimissionari, ossia Antonio Briga, Carmine Ferraro, Giuseppe Zampogna e Pasquale Aquino, la cui decisione di accettare o meno l’incarico resta ancora in dubbio.
Dal suo profilo Facebook Pasquale Aquino ha scritto quanto segue: “In questi giorni i consiglieri comunali di opposizione hanno rassegnato le loro dimissioni. Dovrei, pertanto, subentrare in Consiglio Comunale nel seggio di Salvo Boemi, quale primo dei non eletti della Lista “Sinistra Per Palmi”. La mia posizione, di opposizione alla amministrazione di centrodestra, insieme a quella della mia lista e di tutto il centrosinistra, è cosa nota. Appena da Palazzo San Nicola arriverà la comunicazione di surroga, con la mia lista e con le forze del centrosinistra che hanno sostenuto la candidatura del dottor Salvo Boemi, assumerò la mia determinazione politica”.
Ma le sorti di questa maggioranza non sono di certo legate alle decisioni dell’opposizione; i veri problemi il sindaco li ha nella sua compagine, dove ormai da diverso tempo siedono parecchi scontenti, l’ultimo in ordine di tempo proprio Antonio Papalia. Spetta al primo cittadino tirare fuori tutta la sua abilità nel raccogliere i cocci rotti e ricomporre il vaso. Bene per lui se ci riuscirà, altrimenti non resta altra via che quella delle dimissioni.