Il sindaco e la sua maggioranza, che fino ad oggi non hanno speso una parola né fatto alcuna valutazione dopo l’arresto del consigliere Parisi, sono “fuggiti” al confronto nel luogo simbolo della democrazia di una città, l’aula del consiglio comunale.
Pesanti le parole del consigliere di minoranza del Pd Giuseppe Ranuccio, irato per quanto è successo e continua a succedere a palazzo San Nicola, dove il caso Parisi è stato finora taciuto.
“Non è semplice trovare le parole per descrivere quello che sta accadendo a Palmi – ha detto Ranuccio – Trovo inqualificabile la condotta dell’amministrazione. E’ stato superato il limite della decenza; l’amministrazione comunale ha fallito sotto l’aspetto politico-amministrativo e adesso violenta il consiglio comunale, utilizzandolo a proprio uso e consumo”.
Insomma, mentre la città aspetta una risposta ed una presa di posizione netta dinanzi ad una vicenda tanto delicata quanto grave, la maggioranza ed il sindaco continuano a trincerarsi nel silenzio, fuggendo e sfuggendo al confronto.
“Se hanno disertato per l’ennesima mancanza di numeri, perché non vanno a casa? – domanda Ranuccio – Non hanno i numeri, è cosa nota ormai che ultimamente si ripete di frequente. Ormai i consigli vanno sempre in seconda convocazione, è una routine”.
Ranuccio ricorda poi un episodio accaduto nei giorni scorsi, durante il consiglio comunale tenutosi a pochi giorni dall’arresto di Parisi, quando a seguito della sua richiesta d’intervento in aula la maggioranza ha lasciato l’aula, facendo venir meno il numero legale.
*La maggioranza non ha speso una parola sulla vicenda, durante il consiglio scorso ho chiesto di intervenire ma non mi è stato possibile perché è stata abbandonata l’aula, ieri addirittura non si è presentata ed il sindaco si nasconde, esibendo un comportamento vergognoso che offende i cittadini – prosegue Ranuccio – Gestiscono il consiglio come fosse un affare di famiglia, non si possono sopportare quest giochetti. Palmi non merita questo, non siamo mai arrivati livelli cosi bassi. Sono degli irresponsabili criminali politici”.
Insomma, senza mezzi termini Giuseppe Ranuccio critica pesantemente il comportamento che la maggioranza sta assumendo in questa torbida vicenda, mai realmente affrontata. “Ma questi signori hanno un minimo di dignità politica ed anche personale? – è l’affondo di Ranuccio – Capisco che chi ha indennità provi a tirare la corda, a prolungare l’agonia, ma in consiglieri di maggioranza come possono tollerare ed avallare tutto ciò? Vi chiedo Un sussulto di dignità per il bene della città: andiamocene tutti a casa, dimettetevi, non vi rendete complici di uno scempio simile, scenario di decadimento istituzionale assoluto. Serve un atto di coraggio e dignità – conclude – Fate sì che nella storia palmese il vostro cognome non sia ricordato come quello di persone e professionisti corresponsabili di tali bassezze e di tale stato di decadimento politico e morale”.