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Palmi, la minoranza attacca Ranuccio: «Ridotti ai margini i poteri di iniziativa dei Consiglieri»

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«Abbiamo protestato più volte, pubblicamente, già in occasione della modifica a colpi di maggioranza  dello Statuto Comunale e del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, rispetto a quella che a parer nostro costituisce una forzatura delle regole democratiche della nostra Città perpetrata dalla maggioranza guidata dal Sindaco Ranuccio» A dichiararlo in una nota congiunta sono i Consiglieri Comunali di minoranza del Comune di Palmi Ilaria Sorbilli, Giancarlo Palmisano, Anna Bagalà, Antonietta Gagliostro, Carmelo Melara e Giovanni Barone.

«L’attuale maggioranza, infatti, forse per ordine di scuderia, ha inteso spogliare i Consiglieri Comunali e, soprattutto, il Consiglio Comunale, delle prerogative che gli sono proprie e riconosciute dalla legge.  Modifiche che hanno profondamente intaccato, in senso negativo, le regole che disciplinano la vita  democratica della nostra Città e i compiti di controllo politico-amministrativo e di indirizzo del Consiglio Comunale. 

Riduzione dei margini di discussione, dei poteri di iniziativa dei Consiglieri. No, non ci è proprio piaciuto il colpo di mano della maggioranza. Si badi bene, non lo dicevamo per interesse di parte o per polemica spicciola. 

Ciò che i nostri Colleghi di maggioranza non hanno inteso comprendere, attiene alle regole che erano  poste a presidio della vita democratica dell’intera Città e, quindi, tutelavano anche la libera espressione  di tutto il Consiglio Comunale, purtroppo, oggi ridotto a mero passacarte dall’attuale maggioranza. Lo abbiamo gridato pubblicamente, forse in una indifferenza che non ci saremmo aspettati. Oggi, l’atteggiamento con il quale il Sindaco e la maggioranza hanno modificato le regole Istituzionali  cittadine, è nuovamente venuto fuori in tutta la sua gravità. 

Un esempio? L’interrogazione a risposta scritta presentata unitariamente dai Consiglieri di minoranza sulla mancata nomina del PID per la verifica degli usi civici sui terreni ove sorgerà l’ospedale della  piana. 

Secondo l’art. 41 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, all’interrogazione  viene data, entro trenta giorni dalla presentazione, risposta scritta dal Sindaco, dall’Assessore  competente in materia o dal Presidente del Consiglio. 

Ove tale termine non venga osservato, secondo il regolamento, l’interrogazione deve essere  trattata in aula nella prima seduta consiliare immediatamente successiva, salvo che l’interrogante non ne  chieda la discussione nella competente commissione consiliare. 

Orbene, nessuna risposta scritta, è pervenuta nel termine anzidetto, né oggi la questione è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, nonostante la delicatezza della tematica che evidenzia  degli imperdonabili ritardi. 

Sempre all’ordine del giorno, è stato posto all’ordine del giorno il DUP (Documento unico di  programmazione) che costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei  documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Come si può ben capire, è il più importante atto nella gestione comunale, in materia di  programmazione. 

Ebbene, anche questa volta la maggioranza ha avuto la brillante idea di imporre la discussione di un  atto così importante e complesso senza la convocazione preventiva delle Commissioni, che a questo  punto ci chiediamo che ruolo abbiano nell’immaginario di questa amministrazione. E’ evidente che, così, non siamo più disposti ad andare avanti. 

Non possiamo più consentire che il nostro ruolo, che le nostre Istituzioni, vengano così svilite. Per tale ragione abbiamo ritenuto di non partecipare in maniera compatta quale centrodestra al Consiglio comunale del 05.04.2023, riservandoci di adire Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria per denunciare ciò che sta avvenendo, ed in parte è già avvenuto, nella Città di Palmi ad opera di chi  professa cambiamento, ma è figlio di una politica che pensavamo essere superata».

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