Saranno le indagini avviate dalle forze dell’ordine a verificare quali siano state le cause che la notte scorsa hanno provocato la combustione dell’automobile di proprietà di Angelo Langone, attuale presidente della Ppm, Piana Palmi Multiservizi.
Intorno alla mezzanotte l’auto di Langone, una Rav 4 nera parcheggiata davanti casa, ha preso fuoco; l’intervento immediato di Vigili del Fuoco non ha però evitato che la vettura andasse in rovina.
L’auto è stata quasi interamente divorata dalle fiamme.
Da questa mattina i carabinieri sono al lavoro per risalire alle cause dell’incendio; non si esclude alcuna pista anche se la più battuta, al momento, sarebbe quella dell’incendio doloso.
Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza installati fuori le abitazioni della zona in cui è avvenuto l’incendio.
In mattinata l’Amministrazione comunale ha diramato una breve nota stampa con cui condanna il gesto ed esprime vicinanza al presidente Angelo Langone.
«Apprendiamo del vile atto intimidatorio di cui è stato vittima il presidente della Ppm Angelo Langone – si legge – Indipendentemente da quali siano le cause di questo viscido atto, esprimiamo tutta la nostra solidarietà al presidente e condanniamo con forza questo gesto riprovevole e meschino, che attacca i principi della legalità».
Anche l’Associazione Maestrale, presieduta da Antonio Papalia, ha espresso vicinanza a Langone.
«L’Associazione Maestrale condanna l’atto intimidatorio perpetrato ai danni del Presidente della municipalizzata Ppm, Angelo Langone – recita la nota – Dinanzi a tali eventi, che insieme al singolo colpiscono le istituzioni cittadine, è ancora una volta dell’indignazione e del rifiuto del compromesso morale. Al Presidente Langone ed ai suoi familiari, la più profonda solidarietà e l’invito ad andare avanti».