Non è stato un comizio elettorale, quello sarà il 4 maggio prossimo, ma un modo tradizionale per farsi conoscere ed ascoltare.
“Il mio gruppo è fatto di persone coraggiose, che hanno voluto buttarsi in questa avventura perché credo che una Palmi migliore è possibile – ha detto Silvana Morgante – Noi ci poniamo come forza civica alternativa a quelle politiche, scese in campo con i simboli dei partiti, e lo facciamo con la faccia pulita. Non abbiamo chiesto niente a nessuno e non intendiamo farlo perché a noi, l’unica cosa che realmente interessa, è la crescita per Palmi”.
Durante il suo discorso alla città, Silvana Morgante ha svelato che inizialmente aveva rifiutato l’invito a candidarsi a sindaco, per paura di non riuscire a portare avanti l’impegno con dedizione totale; “poi però ci ho riflettuto, ed ho detto sì, promettendo, qualora dovessi diventare sindaco, di mettermi in aspettativa a scuola e lasciare la presidenza dell’associazione che dirigo da anni, per dedicarmi in toto all’attività di sindaco”.
“Noi sappiamo di partire con un po’ di svantaggio rispetto ad altri candidati – ha detto ancora la candidata – perché forse siamo meno conosciuti, ma siamo qui per farci conoscere e per dirvi che il nostro vantaggio è senza ombra di dubbio il fatto che la mia non è una candidatura imposta, stabilita a tavolino o calata dall’alto, ma è una candidatura che viene dal basso, dalla gente”.
Qualche accenno ai punti salienti del programma: impegnarsi per le famiglie più disagiate, creare opportunità di lavoro, rilanciare il turismo, inseguire il sogno dell’ospedale della Piana, dare ai giovani un motivo in più per non lasciare questo paese.
“Se dovessi diventare sindaco, voglio che sappiate una cosa importante – ha proseguito la Morgante – e cioè vogliamo creare una squadra di gente capace, e cercheremo dei tecnici che ci daranno una mano qualora dovessimo aver bisogno di aiuto, pagandoli 1 euro l’anno”.