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Palmi, il segretario del Pd Galletta: «Lavoriamo per tracciare un progetto a medio e lungo termine»

dario galletta

Non siamo solo fieri ma siamo orgogliosi di essere democratici.

A elezioni comunali concluse, e a mente fredda, è doveroso fare, dare e dire delle precisazioni.

Il Circolo PD di Palmi, di cui sono onorato di esserne il segretario, durante comizi del cartello elettorale (quello era e quello si è dimostrato) a sostegno del candidato a sindaco – ed oggi per fortuna consigliere di opposizione – Barone è stato più volte attaccato, ingiuriato, vilipeso dallo stesso Barone e da candidati e onorevoli vicini alle sue liste. Candidati “storici” di Forza Italia e Fratelli d’Italia ma anche da leghisti orgogliosi, da loro pubblica ammissione, di esserlo.

Il Partito Democratico, scritto per intero, scandito ed urlato con orgoglio non si è presentato a questa tornata elettorale. Verissimo.

Ma non per “vergogna”, come più volte ribadito dalla parte ostile ma per tracciare, sviluppare e realizzare un progetto improntato su una politica seria e di medio e lungo termine.

Trovare 16 persone da candidare nella lista dello stesso sarebbe stato facile, semplice anzi banale. Nomi messi in una lista senza arte né parte, senza un chiaro progetto e senza un excursus sul territorio… insomma la gente avrebbe dovuto votare il PD per quale motivo?

Noi vogliamo dare uno, dieci, cento buoni motivi per votarci. Ma siamo consci che per offrire questa opportunità agli elettori dobbiamo lavorare sul territorio, farci conoscere, creando e realizzando progetti politici.

“Siamo uomini e non caporali” e le liste improvvisate, senza sostanza, le lasciamo a voi che ci avete dimostrato, numeri alla mano, che questa è la strada sbagliata.

Auguriamo un proficuo lavoro al sindaco Ranuccio, alla neo giunta e a tutti i consiglieri di maggioranza.

Auguro a me stesso e a tutti i tesserati del Circolo, un’intensa attività sul territorio in modo da poterci presentare agli elettori con tanti buoni motivi per votarci.

Infine quei “vergogna” li restituisco ai mittenti visto il loro exploit elettorale che li ha portati si e no ad un centinaio di voti.

Vergogna e vergognatevi.

La Politica, quella vera, comincia adesso.

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