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Palmi, il futuro di Gaudio appeso a un filo

Ennio Gaudio e Domenico Scalfari

PALMI (20 aprile 2011) – Ancora poche ore, poi si saprà, e questa volta definitivamente, quale sorte toccherà alla città di Palmi.

Entro domattina, infatti, il sindaco della città, Ennio Gaudio, è chiamato a confermare le sue dimissioni, presentate in data 1 luglio 2011 al Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, o eventualmente a ritirarle.

«Resto solo se avrò trovato i numeri», aveva detto Gaudio pochi giorni dopo le dimissioni, facendo intendere che la volontà di rimanere alla guida della città c’era e che avrebbe comunque provato a dialogare con la minoranza, nel tentativo di un accordo, per formare un governo di larghe intese.

Ma il due di picche corale che l’opposizione tutta gli ha dato, ha infranto ogni residua speranza, tanto che proprio ieri Gaudio aveva fissato un incontro sia con i suoi consiglieri “fedelissimi” (Bagalà Pasquale, Bartuccio, Cambareri e Zaccuri) che con i consiglieri del gruppo Pdl; invito declinato da questi ultimi, che dicono di non aver più nulla da dire al loro ex sindaco.

E proprio oggi, il presidente del consiglio comunale Domenico Scalfari, attraverso una lettera aperta, ha spiegato bene la posizione del gruppo Pdl in consiglio comunale.

«Non siamo stati noi a togliere la fiducia al sindaco bensì è stato lui che nel mese di maggio ha revocato – senza alcun motivo – il Vicesindaco del PdL nonché Assessore al Turismo e ciò in piena programmazione della stagione estiva da parte di quest’ultimo», scrive il presidente Scalfari, rispondendo anche a quanto affermato nei giorni scorsi da un cittadino palmese, che in una lettera aperta, indirizzata al consiglio comunale, scriveva che i consiglieri pidiellini avevano commesso un errore sfiduciando Gaudio.

«Non dobbiamo riconfermare la fiducia al Sindaco ma deve essere lo stesso a dichiarare di volere il nostro contributo atteso che, pochi mesi fa ha dichiarato il contrario “scaricandoci” dalla maggioranza dopo avere addirittura “chiesto scusa” alla città per non averlo fatto 3 anni prima», prosegue Scalfari, parlando a nome di tutto il Pdl e difendendo il gruppo dall’accusa di aver scaricato Gaudio.

Impossibile pensare però che il primo cittadino faccia un passo indietro e dichiari apertamente ai suoi ex consiglieri di aver sbagliato e di aver bisogno del loro contributo.

Intanto Gaudio ha uno scudo con il quale può ripararsi, almeno fino al 31 agosto: è il dono concessogli dal Ministero dell’Interno che ha prorogato fino a questa data il termine di approvazione dei bilanci di previsione per l’anno 2011. L’ex Prefetto potrebbe ancora una volta ritirare le dimissioni,  e tentare l’impossibile impresa, sfruttando questo mese e mezzo per racimolare qualche consenso o, cosa ancora più difficile, di ricucire il legame con i pidiellini.

Ma se dovesse decidere di ripensarci, il consigliere Gaetano Muscari è pronto a chiedere al consiglio interno di sfiduciare il sindaco, mettendo fine all’agonia dell’amministrazione.

Viviana Minasi

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