HomeAltre NotiziePalmi, il consigliere Randazzo replica alla nota dei 5 Stelle su rigassificatore

Palmi, il consigliere Randazzo replica alla nota dei 5 Stelle su rigassificatore

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Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo la lettura dei quotidiani di oggi, mi vedo costretto ad intervenire, in merito al comunicato stampa diramato dal Movimento 5stelle di Palmi, riguardo alla parte in cui si sostiene di essere stati l’unica forza politica ad aver preso posizione in merito alla realizzazione del rigassificatore di San Ferdinando.

Va ricordato agli amici 5stelle che il gruppo consiliare di cui sono portavoce si è schierato in maniera netta contro la realizzazione dell’opera già in consiglio comunale prima ancora che nelle pubbliche piazze.

Allego, pertanto, l’intervento da me effettuato durante il consiglio comunale del 15.03.2013, nel quale si chiarisce la posizione contraria, della Lista Barone Sindaco, alla realizzazione del rigassificatore di S.Ferdinando. Intervento cruciale in quel particolare momento storico, poiché il nostro Sindaco si trovava a dover affrontare un passaggio importante, il voto per la concessione demaniale necessaria alla costruzione dell’impianto, e (giusto per ricordarlo ai 5stelle) per la quale ha espresso voto contrario.

Cordialità, Antonino Randazzo

Egregio Signor Sindaco,

in questi ultimi giorni, tutti noi, siamo stati ufficialmente investiti di una questione che, apparentemente, sembrava di poca importanza ma che, in realtà, si è rivelata cruciale per il destino della nostra comunità e per quello delle future generazioni che sceglieranno di vivere il nostro territorio.

Mi riferisco, ovviamente, alla questione del voto che Lei sarà chiamato ad esprimere, quale componente del Comitato Portuale, per la concessione demaniale necessaria alla costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro, poiché è evidente, che uno dei primi difetti di questa atipica vicenda, è proprio quello dell’informazione; infatti, è oggettivamente un difetto di informazione che ha mantenuto – forse in maniera strumentale – sottotono la realizzazione di una struttura così importante e le cui conseguenze si  ripercuotono tanto direttamente sui cittadini.

La Sua posizione, come la nostra del resto, è vittima di questo vizio di fondo, pertanto, ritengo doveroso da parte nostra, fornirle gli strumenti necessari per poter svolgere questo compito nel modo più giusto.

Oggi, noi sappiamo di non sapere abbastanza.

Sappiamo anche che il Decreto Ministeriale del 14 Febbraio del 2012, emesso dal Governo Monti, con il quale si autorizza la costruzione del rigassificatore di G.T. stabilisce che ”la Società proponente dovrà attenersi alle eventuali prescrizioni tecniche, considerazioni e osservazioni del Consiglio Superiore dei LL.PP nell’ambito della procedura della concessione demaniale” e che proprio il richiamato Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nel Luglio 2010, già bocciava di fatto il progetto, esprimendo parere interlocutorio-negativo in merito alla realizzazione dell’opera ed alla relativa concessione demaniale, poiché “collocato in una zona a rischio sismico molto elevato, comportando la necessità di superare complessi problemi di sicurezza” richiedendo peraltro integrazione documentale di natura sismica, geologica e geotecnica. Che lo stesso CSLLPP, nel Giugno del 2012, confermava la precedente posizione “Richiamando l’attenzione sulla scelta di realizzare un impianto di questo tipo in una delle aree a maggiore rischio sismico del territorio italiano e nella quale sono particolarmente severi gli effetti del sisma nella porzione di sottosuolo interessata dalle opere”.

Sappiamo che non porterà beneficio economico in termini di posti di lavoro, poiché si parla di un centinaio di operai in tutto, forse (anzi probabilmente) molti di meno, che per la maggior parte saranno “tecnici specializzati” provenienti dal nord o addirittura dall’estero.

Sappiamo che non porterà beneficio economico in termini di costo e/o sgravio del gas per i residenti nelle zone limitrofe all’area del rigassificatore.

Sappiamo che l’opera avrà un notevole impatto ambientale sul nostro territorio e sul nostro mare, questo lo sappiamo, poiché, per esempio, è prevista la costruzione di una piattaforma di scarico di oltre 500 metri, alla quale attraccheranno centinaia di navi metaniere provenienti da tutto il mondo, le quali sosteranno in attesa di sbarcare gas liquido ad una temperatura di -140°; e cosa succederebbe se una di queste dovesse affondare?

Sappiamo, per certo, poiché ci sono studi scientifici mirati che ce lo dicono, che il passaggio dei tubi criogenici provocherà un abbassamento della temperatura del nostro mare di oltre 5°, quali saranno le conseguenze per la nostra fauna marina, per la pesca, per la balneazione stessa?

Insomma, se oggi, finalmente sappiamo tutto questo, perché mai dovremmo votare a favore della concessione demaniale? Mi chiedo e vi chiedo, perchè dovremmo accettare il rischio di un così grande ed irreversibile sconvolgimento ecologico-ambientale, di deturpazione delle nostre coste, del nostro mare e del nostro territorio?

Signor Sindaco, per questi motivi, che ritengo più che legittimi, in qualità di Capogruppo della lista Barone Sindaco, ed a nome dei Consiglieri Isola e Ciappina, La invito anzi Le chiedo con forza, il prossimo 20 Marzo, di esprimere voto contrario alla concessione demaniale necessaria per la realizzazione del rigassificatorte di Gioia Tauro.

 

 

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