PALMI – Ancora poche ore, poi questa strana campagna elettorale terminerà. 48 ore di silenzio prima del grande giorno, anzi, dei grandi giorni: domenica e lunedì Palmi sarà chiamata alle urne per rinnovare il consiglio comunale e sarà proprio una sfida ardua.
Quattro candidati, quattordici liste ed un fiume di candidati al consiglio. Salvo Boemi per il centro sinistra, Giovanni Barone per il centro destra, Silvana Morgante appoggiata da due liste civiche e Francesco Trentinella, una civica ed una politica, i nomi dei quattro sfidanti.
Ma torniamo alla campagna elettorale. La “piazza” (I Maggio) ha visto bene poco. Il più i candidati lo hanno svolto in giro tra i quartieri di Palmi, tra le periferie e le realtà difficili, nei luoghi in cui i cittadini convivono da anni con difficoltà e problemi per lo più di natura tecnica.
Pille, Garanta, Cisterne, Ferrobeton, rione Palumbo, Tonnara, Taureana alcune delle realtà incontrate dai quattro candidati e dai loro aspiranti consigliere; il loro compito è stato quello di ascoltare, mai di promettere.
In piazza I Maggio si è visto ben poco rispetto a quello che si vedeva in passato; ad “utilizzarla” maggiormente è stata la coalizione di centro sinistra, una volta sola il centro destra, proprio come la candidata Morgante mentre Trentinella si è limitato per ben due volte a “porgere un saluto e dare appuntamento al 4 maggio”, vale a dire ad oggi.
Sui programmi, stampati e diffusi in giro per la città, è racchiusa l’idea della Palmi di domani che i quattro candidati hanno in mente. Nessuna opera faraonica, e del resto “soldi non ce ne sono”, hanno ripetuto più volte gli aspiranti primi cittadini; nessun grande progetto ma tante piccole e significative cose che, se realizzate nei tempi e nei modi giusti, possono contribuire a dare a Palmi il rinnovamento necessario.
Stasera ci si gioca la faccia, e soprattutto il futuro: alle 19e30 tutto sarà pronto in piazza I Maggio per il via alla serie di comizi finali, durante i quali i candidati avranno un’ora ciascuno di tempo per convincere gli elettori sull’opportunità di votarli.
Poche ore, dicevamo, poi su questa campagna elettorale calerà il silenzio.