PALMI (24 agosto 2011) – Non ha risparmiato nessuno, è stato un fiume in piena, e alla fine ha detto la sua verità, in quello che lui stesso ha definito “il giorno della verità”.
E’ un Ennio Gaudio rammaricato ma anche determinato quello che ha affrontato a viso aperto gli argomenti alla base della crisi politico-amministrativa della sua maggioranza, che gli è costata una mozione di sfiducia con chiusura anticipata del suo mandato di sindaco.
La Varia, l’Ospedale, i continui ricatti del gruppo Pdl, non ha dimenticato nulla Gaudio, e nel calderone ha messo un po’ di tutto, nel tentativo di ristabilire la verità dei fatti.
«Non ci siamo mai piegati di fronte a niente, non abbiamo ceduto ai ricatti ed alle pressioni e per questo i nemici, i corvi, hanno deciso che dovevano farci fuori. Ennio Gaudio andava fatto fuori, forse perché aveva lavorato bene», ha detto l’ex primo cittadino palmese.
Ha atteso però che fosse pubblicato il bando sull’Ospedale, mettendo la città al riparo dal rischio, qualora si fosse ritrovata senza un sindaco, di perdere questa importante opera.
Ha infine ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicino: gli assessori Lacquaniti, Minasi, Isola, Trentinella, Infantino, Ortuso; i consiglieri Bagalà Pasquale, Zaccuri, Bartuccio, Punturiero, Cambareri; i dipendenti e tecnici del Comune e la gente che fino all’ultimo lo ha implorato di rimanere.
Il grazie della sua “gente”, dei suoi uomini, è stato sincero e a tratti anche commosso: uno per uno, gli assessori hanno illustrato quanto da loro fatto in questi quattro anni, non per fare del proprio operato una propaganda in vista delle prossime elezioni, ma per dovere di verità.