PALMI – Si è svolta nella giornata di ieri la tradizionale festa della Varia di Palmi, manifestazione che rievoca l’assunzione in cielo della Vergine Maria, acclamata dagli angeli e “sorretta” dal Padreterno. Edizione dal sapore particolare questa, poiché solo pochi mesi fa l’imponente carro, insieme ai Gigli di Nola, alla macchina di Santa Rosa di Viterbo, ai Candelieri di Sassari, è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità nel più ampio contesto della Rete delle Grandi Macchine a Spalla italiane.
Nel pomeriggio,come da tradizione, si è svolto il corteo che ha visto sfilare per le vie della città i ragazzi e le ragazze delle cinque corporazioni storiche di Palmi (marinai, contadini, artigiani, carrettieri e bovari). I cori degli ‘mbuttaturi hanno accompagnato il lungo pomeriggio che ha preceduto la scasata della Varia; i ragazzi hanno colorato le vie del centro con i gonfaloni ed i vessilli delle rispettive corporazioni.
Il corteo partito da piazza I Maggio si è quindi diretto verso casa Tigano, dove ad attenderlo c’era l’animella, la piccola Maria Chiara Riotto che ha donato ai capo stanga una rosa di colore diverso a seconda della corporazione di appartenenza. In seguito l’animella – seduta sulla portantina – ed il padreterno Massimo Caruso si sono diretti al Duomo dove hanno ricevuto la benedizione dal parroco don Silvio Mesiti.
Alle 19e10 circa il colpo di cannone che ha annunciato la scasata. L’imponente carro, trascinato dai 200 ‘mbuttaturi e dai cittadini palmesi alle corde, ha iniziato la sua volata sul corso Garibaldi, che è stata un crescendo di emozioni, esplose all’arrivo in piazza I Maggio.
Grande la gioia dei cittadini, degli ‘mbuttaturi e di quanti sono accorsi per assistere a questa meravigliosa festa conclusasi in serata con il concerto di Alex Britti.
Carla Minasi