PALMI – Al consiglio comunale di ieri non si è parlato solo si revisori dei conti e di Psc. E’ stata un’assise lunga e ricca di contenuti, a partire dal tema del momento, il rigassificatore, argomento sul quale giovedì sera il Circolo culturale e politico “Armino” di Palmi ha tenuto un incontro nella sala consiliare.
In quella sede diversi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno ribadito un fermo non all’impianto; sono tanti i contro e pochi, pochissimi, gli argomenti a favore del rigassificatore, motivo per il quale dalla sala consiliare di palazzo San Nicola si è levata una voce di dissenso all’impianto.
E anche ieri mattina i consiglieri hanno rimarcato il loro parere negativo.
«Ritengo vi sia una difetto di informazione sul rigassificatore, e le posizioni di molti sono vittime di tale difetto – ha detto il capogruppo della lista “Barone sindaco” Antonino Randazzo – Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha bocciato il progetto, che a sua volta è stato ulteriormente bocciatoin considerazione della sismicità del territorio. Non porterà alcun beneficio lavorativo, nessun beneficio economico su costi e sgravi del gas, sappiamo che avrà un notevole impatto ambientale su territorio e mare, sappiamo per certo che il passaggio dei tubi biogeni abbasseranno la temperatura dell’acqua del mare di almeno 5 gradi. Quindi perché dovremmo votare la concessione demaniale? Per contribuire al deturpamento delle coste? Ritengo motivi più che legittimi e la invito a esprimere il parere contrario».
Gli hanno fatto eco i consiglieri Francesco Surace (Pd), Carmelo Ciappina (Barone sindaco) e Francesco Treninella (Forza Palmi): «il rigassificatore è una bomba ecologica e la città deve dire no, così come deve opporsi alla discarica di Melicuccà». E Giuseppe Ranuccio ha aggiunto: «È vero che si vota sulla concessione demaniale ma senza quel voto alla concessione non si va avanti. Non è vero, poi, che non ci sono dati certi, mancano la Vas e la Via. Esprimete il vostro no».
«Chiariamo in via definitiva – ha concluso Barone che giovedì sera, al termine dell’incontro aperto sul rigassificatore ha
fatto sapere che “non voterò sì” – Se si trattasse del voto sul rigassificatore, potremmo dire tutti i sì ed i no che vorremmo, ma si va a votare sula concessione di area demaniale, e se voti sì nessuno ti chiede motivazioni, se voti no devi motivare. Non possiamo pero considerare che si fa politica, quindi dobbiamo riportare il tutto nell’alveo della politica, e non mi sta bene la violenza che è stata creata il giorno del voto. Parliamo di fatti oggettivi, non si può ragionare in maniera pilatesca su tutto: o si hanno gli attributi o non si hanno. Credo si possano costruire strutture come il rigassificatore garantendo il massimo della sicurezza alla popolazione. Cercherò di chiedere una moratoria al prossimo incontro perché non è chiaro il progetto definitivo dell’impianto, per verificare se è ragionevole o irragionevole».
Chiusa la parentesi rigassificatore, è stato il consigliere Pdl Gabriele Parisi a prendere la parola, rivolgendosi agli assessori Pipino e Pace; «ho una richiesta all’assessore Pipino in qualità di assessore all’ambiente – ha detto – Mi è stata segnalata la presenza di ratti in centro, segnalatzioni giunte da diversi esercenti. Chiedo quindi se è possibile intervenire al più presto. Al segretario generale ed all’ assessore Pace dico: le scelte vanno fatte da giunta e consiglieri, non da dipendenti comunali. Nei mesi scorsi è stato presentato un regolamento sui dehors e gli esercenti hanno portato progetti che giacciono sulle scrivanie degli uffici. Invito a convocare il responsabile per approvare i progetti, perché gli esercenti non possono più attendere».