Solo qualche settimana fa i dializzati di Palmi hanno fatto sentire la loro voce ed organizzato una protesta simbolica, per denunciare le condizioni difficili in cui sono costretti a ricevere assistenza sanitaria; quest’oggi hanno rinnovato le loro richieste al primario del reparto di dialisi di Palmi e Taurianova, Vincenzo Rondanini, al quale hanno esposto le loro esigenze.
“La nostra richiesta – ha detto Damiano Tripodi a nome dei dializzati in cura a Palmi – è quella di una maggiore attenzione del sistema sanitario alle nostre esigenze. Ci troviamo quotidianamente a lottare per poter vivere, a frequentare luoghi che non avremmo mai voluto frequentare – ha proseguito – ma proprio perché costretti, vorremmo che almeno questi luoghi fossero dignitosi ed adeguati”.
La richiesta è di un miglioramento dei locali che ospitano i dializzati, nei quali l’impianto di riscaldamento e climatizzazione funziona male o non funziona, il rivestimento del pavimento è lesionato e si rischia di inciampare e cadere, gli infissi non sono sigillati del tutto per cui in inverno entra aria fredda. E ancora, c’è carenza di coperte e lenzuola, di letti-bilance, i depositi con i medicinali sono fatiscenti. Mancano posti letto, manca il personale infermieristico.
Alle richieste già fatte se ne aggiunge un’altra di vitale importanza: riguarda i soggetti che oltre alla dialisi devono effettuare la trasfusione di sangue, i quali si trovano costretti ad attendere anche due ore prima di fare la trasfusione, dopo le 4 ore di dialisi, per carenza di mezzi.
Il primario del reparto, Vincenzo Rondanini, ha fatto sapere che da parte sua c’è la piena disponibilità ad accogliere le richieste dei dializzati dei quali condivide le preoccupazioni; per andare incontro alle loro esigenze, già qualche tempo fa Rondanini ha chiesto all’Asp di poter effettuare un terzo turno di cure, consentendo ad altri 8 dializzati di curarsi a Palmi. Il progetto deve passare il visto del commissario ad acta Scura.
L’attenzione alla situazione dei dializzati resta alta, anche perché negli ultimi mesi è cresciuto il numero dei pazienti che hanno fatto richiesta di effettuare la terapia a Palmi, e purtroppo, per mancanza di posti letto, sono stati spostati nei centri di Soriano e Messina.
Nei prossimi giorni 26 operatori socio-sanitari prenderanno servizio nelle strutture dell’Asp di Reggio Calabria e nelle settimane a seguire saranno assorbiti anche gli infermieri, ma senza posti letto e senza la possibilità di istituire un terzo turno di somministrazione delle cure, lo sforzo potrebbe rivelarsi vano.
“L’amministrazione comunale ci ha fatto sapere che è disponibile a venirci incontro in qualche modo – ha detto ancora Tripodi – Intanto, con i soldi raccolti dalla Compagnia del teatro instabile palmese, potremo realizzare alcuni interventi di miglioramento dei locali, abbiamo già ottenuto l’autorizzazione; la Giunta comunale troverà il modo per dare un contributo all’Associazione dializzati per far sì che si possa utilizzare al fine di migliorare ancora gli ambienti ed il servizio”.