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Palmi, dal turismo alla Ppm: candidati a sindaco a confronto

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Sviluppo turistico, gestione dei rifiuti e cura del verde, welfare e politiche d’inclusione, punti di forza e di debolezza del Psc e Ppm sono stati gli argomenti al centro del dibattito tra i candidati a sindaco di Palmi, promosso dal Movimento “La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti”.

Il dibattito si è svolto ieri pomeriggio nel Salone Pio X di Palmi, gremito per l’occasione; a moderare e porre le domande ai candidati, il presidente del Circolo di Palmi Giovanni Carbone. A turno, i candidati presenti (assente solo Aldo Trimboli per impegni personali) hanno risposto alle domande, uguali per tutti.

Sviluppo turistico

Sullo sviluppo turistico il candidato Pino Ippolito ha rimarcato la necessità di puntare sulle bellezze paesaggistiche e sul patrimonio culturale. “Il nostro sogno – ha detto – è il Parco Naturale della Costa Viola, un sogno che ha come colore il verde dei nostri sentieri ed il blu del mare”. Silvana Misale ha invece puntato sulla necessità di intraprendere un’attività di “marketing territoriale per promuovere non solo il patrimonio naturalistico, ma che miri alla promozione di quello museale e culturale, creando il percorso turistico “Città di Palmi”. Giuseppe Ranuccio ha invece insistito sull’importanza di “utilizzare le risorse finanziarie provenienti da investitori privati e di predisporre un piano pluriennale di marketing grazie al quale fare reale promozione del nostro territorio”. Anche Francesco Trentinella ha insistito sulla necessità di “promuovere al meglio Palmi e la Costa Viola, un territorio unico e di rara bellezza che però non viene fatto conoscere per come merita”, mentre Mimma Di Certo ha immaginato che lo sviluppo turistico di Palmi passa per la “creazione di una rete della quale fanno parte Palmi ed i centri vicini, la cui promozione deve avvenire attraverso un sito internet e l’adeguamento del territorio con cartellonistica ad hoc e recupero delle zone più degradate”.

Gestione dei rifiuti e decoro urbano

La candidata Silvana Misale ha dato rilevanza al fatto che la città, per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti ha dovuto fare i conti con un “incidente di percorso dovuto ai problemi di Radi. So quanto è importante e delicato questo tema, per cui l’attenzione mia sarà massima, così come massima sarà l’attenzione per il decoro urbano”. Giuseppe Ranuccio ha invece messo in luce un dato negativo, ossia il calo della differenziata “dal 70% del 2013 al 40% del 2016. Sarà necessario modificare il capitolato d’appalto e prevedere servizi onnicomprensivi, curando l’ordinario e lo straordinario”. Francesco Trentinella ha invece ricordato come la “raccolta differenziata porta a porta è stata voluta dall’amministrazione Gaudio, che aveva previsto anche la realizzazione di 7 isole ecologiche, mai però realizzate e che conto di realizzare”, mentre Mimma Di Certo ha rimarcato l’importanza della “sensibilizzazione dei cittadini sul tema della differenziata. Si può pensare di ridurre il porta a porta al solo umido e prevedere centri di smaltimento con incentivi ai cittadini più virtuosi”. Infine Pino Ippolito ha ribadito l’importanza che “la regia ed il controllo della gestione dei rifiuti tornino in mano al Comune. Troppo facile prendersela con Radi: il fallimento è figlio di politiche sbagliate negli anni”.

Welfare e politiche d’inclusione

Giuseppe Ranuccio ha promesso un maggiore impegno nel settore, garantendo che “le risorse saranno spese meglio, senza sprechi e coinvolgendo tutte le fasce sociali: anziani, famiglie meno abbienti, disabili”. Francesco Trentinella ha ricordato quanto sia importante “sensibilizzare la città e le associazioni di volontariato, coinvolgendo i volontari nell’operato dell’amministrazione a sostegno delle fasce deboli”; Mimma Di Certo ha invece detto che tra le iniziative a cui ha pensato c’è l’istituzione di uno “sportello d’ascolto per i minori, la realizzazione di una mensa per famiglie indigenti da realizzare con gli alimenti donato dai mercati e supermercati, l’istituzione di un reddito di cittadinanza in cambio di piccoli lavori di pubblica utilità” e Pino Ippolito ha rimarcato come sia importante “spendere meglio le risorse a disposizione, rivedendo le graduatorie per gli alloggi popolari”. Silvana Misale ha invece insistito sulla necessità di “rimuovere le barriere architettoniche, ascoltare le associazioni che si occupano di volontariato che conoscono le esigenze delle fasce più deboli”.

PPM

Sulla partecipata del Comune di Palmi ha risposto per primo Francesco Trentinella, il quale ha evidenziato come “oggi l’azienda ha raggiunto un buon livello di autonomia, che però non può essere visto come il risultato finale ma come un buon punto da cui partire. Si può pensare anche di affidare all’azienda la raccolta dei rifiuti”. Mimma Di Certo ha insistito sulla necessità di “ampliare i servizi all’azienda, puntando sull’incremento del numero di corse. Si può pensare al rinnovamento del parco auto con mezzi a impatto zero, a linee extraurbane”. Pino Ippolito ha detto che “sarebbe necessario potenziare le corse dalla periferia al centro, anche in vista della realizzazione dell’ospedale, perché così si riduce l’utilizzo di macchine e si offre un servizio di qualità”, mentre Silvana Misale, che della PPM è stata presidente, ha ribadito i risultati raggiunti dall’azienda nei tre anni in cui è stata alla guida, con “un bilancio portato in pareggio e stipendi garantiti ai lavoratori. Purtroppo si può fare poco in tema di aumento delle corse, perché i chilometri assegnati ai mezzi sono stabiliti dalla Regione, ma si può pensare al potenziamento delle corse esistenti”. Per Giuseppe Ranuccio la priorità è “rivedere il rapporto tra domanda e offerta, puntando anche sul gran turismo”.

Ricadute e vantaggi del Psc

Si è parlato anche del Psc approvato appena due mesi fa, in via definitiva, dal Consiglio comunale; lo strumento è per Mimma Di Certo “una buona base su cui partire per la programmazione dello sviluppo del territorio. Perfettibile, certamente, ma l’importante è iniziare ad avere delle regole”. Pino Ippolito, che insieme al Circolo “Armino” è stato il principale oppositore dell’amministrazione proprio in merito all’approvazione del Psc, ha ribadito “l’assoluta inadeguatezza del Piano, che ha ricadute negative sul territorio. Palmi deve rinascere partendo dall’abbellimento degli immobili esistenti, non dalla realizzazione di nuove strutture che la riempiono di cemento”. Di parere opposto Silvana Misale: “il Psc può piacere o no, ma il dato significativo è che dopo 100 anni Palmi ha delle regole in materia di edilizia e soprattutto, grazie agli studi sul territorio, ne abbiamo una conoscenza approfondita”. “Qualche ombra sull’iter di approvazione del Psc ci sarebbe – ha detto Francesco Ranuccio – e a parte questo, vedo nel Psc un vecchio piano regolatore, che ha esteso a dismisura il centro storico. Ma è una base da cui partire”. Infine Francesco Trentinella: “ho trovato un piano diverso da quello che avevo votato tre anni fa, è vero, ma è un piano e da delle regole al territorio. Certo, mi sarei aspettato qualche tavola sull’area di realizzazione dell’ospedale…”

Palmi tra 15 anni

Per Pino Ippolito è una città che abbraccia Seminara, Gioia Tauro, Taurianova, perché insieme è possibile “competere” con Reggio Calabria, centro principale della Città metropolitana verso cui il baricentro della ex Provincia si è spostato; Silvana Misale la immagina come la città del turismo e della cultura, attenta a mantenere quei servizi che oggi ancora ci sono (tribunale, agenzia delle entrate…). Giuseppe Ranuccio immagina che Palmi tra 15 anni sia ridente e viva, che sia una città attenta alle periferie e capace di dare ai giovani la possibilità di esprimere i propri talenti. Per Francesco Trentinella la città, fra 15 anni, deve essere il centro della Piana, deve tornare grande e forte, deve essere una città capace che è cresciuta grazie alle ricchezze di cui gode. Infine, Mimma Di Certo immagina Palmi come la città della partecipazione della cittadinanza, un centro attivo e vivo, una città attenta alle esigenze di tutti.

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