Si è conclusa a Palmi la terza edizione di “Libera di essere donna: io sono”, manifestazione ideata per sensibilizzare la cittadinanza di fronte all’emergenza della violenza di genere.
“Io sono”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Palmi, ha puntato quest’anno sui temi della vicinanza reciproca, che può salvare vite e rendere consapevoli di non essere sole. Un messaggio trasformato in arte nella mostra “A un passo da te” della pittrice, scrittrice e poetessa reggina Domenica Cosoleto, tenutasi alla Pinacoteca “Leonida e Albertina Repaci presso la Casa della Cultura “L. Repaci” dal 24 al 3 dicembre. Opere cariche di simboli contro la violenza sulle donne, ma anche mondi interiori, una donna racchiusa in se stessa che non riesce a portare fuori il suo “tesoro nascosto”. Vi sono anche contenuti esplicativi del libro di Cosoleto, “Tempeste fragili”, edito da Ferrari e presentato domenica 3 dicembre dall’Assessora alle Politiche Sociali Denise Iacovo in Pinacoteca nella giornata conclusiva della rassegna “Io Sono”.
Una presentazione originale, esperienziale, che ha voluto far «portare i pesi l’uno dell’altro, mettendosi a nudo, anche attraverso un foglio di carta». Alcuni presenti si sono chinati a terra per scrivere su un foglio bianco un episodio che li ha fatti cadere e poi rialzare. I fogli sono stati poi distribuiti a caso, piegati, e poi strappati, distruggendo simbolicamente quell’episodio doloroso. L’incontro ha poi indagato l’aspetto dell’incomunicabilità, cercando nel vissuto degli spettatori la persona con cui si aveva il famoso “filo rosso” ormai spezzato. Anche Riccardo, l’adolescente protagonista di Tempeste fragili, vive l’impossibilità di comunicare, complice un Asperger che non viene capito: troverà il suo filo rosso in una coetanea finita in un vortice senza fine di violenze subìte; entrambi «anime legate dal dolore in cerca della giusta via per uscire dal tunnel».
“Io sono” ha avuto anche quest’anno l’obiettivo di rendere partecipi e consapevoli i più piccoli sul tema della violenza di genere: dal 27 novembre al 3 dicembre si è tenuta a Palazzo San Nicola la mostra “Come un fiore”, un’esposizione di elaborati artistici realizzati da alunne e alunni della Scuola Secondaria di 1° grado Zagari – Milone con il supporto della prof. Albina Bruzzese. La mostra, coordinata dall’Assessora Iacovo, rappresentava eleganti profili di donne come fiori: ciascuna opera riportava una dedica a una donna vittima di violenza.
Ma “Io sono” non finisce ancora qui. Presso le scuole primarie verrà realizzato un altro progetto a cura dell’Assessorato all’Istruzione guidato dall’Assessora Solidea Schipilliti e dell’Associazione Terrasita, attraverso l’iniziativa “Tutti quanti contano: letture in classe contro le diseguaglianze di genere” «Verranno scelti dei libri che possano far nascere nei bambini la domanda: esiste davvero qualcosa che sia solo per femmine o qualcosa che sia solo per maschi? come racconta Mara Parisi di Terrasita, aggiungendo che «uno dei libri che leggeremo sarà piangere va bene edito da Orecchio Acerbo».
Riusciranno la lettura e l’arte a intrecciare il filo rosso della sensibilizzazione sul tema della violenza di genere creando consapevolezza nei bambini e soprattutto nei genitori?