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Palmi, il centrosinistra a confronto sulla città

Politica, speranza, sogno. Futuro, cambiamento, impegno. Coesione. Dialogo. Soprattutto dialogo. E’ stato attorno a queste parole chiave che il centrosinistra palmese è tornato a confrontarsi nel giorni scorsi, in occasione del dibattito pubblico organizzato da Pasquale Aquino ed Enzo Infantino, e moderato da Salvatore Costantino, dal nome “Parlami di te, Palmi”.

Il centrosinistra che a Palmi torna ad incontrarsi e dialogare, è già di suo una notizia: non lo faceva da anni, da ben 4 anni e mezzo. L’ultima volta è stato proprio in occasione della campagna elettorale a sostegno del candidato a sindaco Salvatore Boemi, e nel corso di questi anni sono state davvero poche le volte in cui, in occasione di incontri e dibattiti, il centrosinistra è stato presente in blocco e si è confrontato.

“Quattro anni fa è iniziata un’esperienza che ha visto tanti cittadini, molti dei quali giovanissimi, avvicinarsi alla politica nel corso di una campagna elettorale che ha collocato il centrosinistra all’opposizione – ha ricordato in apertura Salvatore Costantino – E’ iniziata quindi una stagione che va avanti da 4 anni e mezzo, un periodo in cui Palmi ha smarrito il suo ruolo di città guida nella Piana, in cui è andata via via isolandosi”.

E dinanzi a tutto ciò, dinanzi ad una città che lentamente diveniva sempre più grigia, il centrosinistra non ha saputo incidere in maniera positiva. Il motivo? La mancanza di dialogo tra forze appartenenti alla stessa corrente ideologica. “Il passato è ormai passato – ha proseguito Costantino – Il centrosinistra ha le sue colpe ed ha commesso degli errori, errori che la nuova classe dirigente che affronterà la prossima campagna elettorale non dovrà più commettere. Palmi ha bisogno di un centrosinistra che torni a parlarsi, che sappia dialogare, che trasmetta ai più giovani l’amore per la politica ed alla città l’amore per essa, per Palmi”.

E’ stata quindi la volta di Enzo Infantino, che seppur fuori dal consiglio comunale, si è, in questi anni, speso per la collettività, sposando cause in favore di Palmi e dei palmesi. “Sentivamo il bisogno di confrontarci – ha esordito – di condividere con i palmesi le nostre scelte, così insieme a Pasquale Aquino abbiamo deciso di creare questo momento. Come rappresentante del centrosinistra mi sento di comunicarvi il mio pensiero, che è poi quello di tutti noi: sentiamo il bisogno di liberare Palmi dal recente passato, di costruire una speranza che l’attuale governo comunale ha cancellato”.

Non ha mancato di rimarcare, Infantino, l’assenza di “qualcuno”, ex consigliere comunale invitato ad essere presente all’incontro: Giuseppe Ranuccio. E subito il cuore del discorso si è spostato verso l’argomento dimissioni. “E’ vero – ha aggiunto Infantino – questa amministrazione ha governato con supponenza ed arroganza, e con superficialità, ma se il centrosinistra voleva dare un segnale chiaro e forte, non aveva altra via che quella del dialogo e della condivisione. Sarebbe stato meglio condividere la scelta delle dimissioni, parlarne e confrontarsi tutti insieme, ma ormai la decisione è stata presa e non posso che confermare quanto già nell’aria da tempo: se dovesse toccare a me di entrare in consiglio comunale, io rifiuterei”.

Infantino ha quindi invitato le forze di centrosinistra presenti ad intraprendere un percorso comunale, basato sul confronto e sul dialogo, per provare a prendere la guida della città alle prossime elezioni, annunciando che il suo sarà un apporto esterno.

Il dibattito si è quindi aperto sul tema dell’unità del centrosinistra, pressoché assente in questi anni, sulla necessità di dialogare e sulla voglia di inseguire un “sogno”, che sia di speranza ma soprattutto di rinascita per Palmi. Sono quindi intervenuti Mimma Sprizzi, Mimmo Solano, Silvio Runci, Nino Parisi, Salvatore Boemi, Ninì Sprizzi, Nicola Minasi, Carmelo Ferraro, e due ragazzi, Carlo Fotia e Vincenzo Barilà.

E’ stato quindi il turno di Pasquale Aquino, uno dei protagonisti della scorsa campagna elettorale, subentrato in Consiglio a Salvatore Boemi a seguito delle dimissioni. “Esperienze come quella che ho vissuto quattro anni fa, raramente si dimenticano – ha detto Aquino – E’ stata la mia prima esperienza politica, ed ero orgoglioso di aver aperto un dialogo con tanti ragazzi, giovani come me, desiderosi di dare a questa città una speranza. La stessa speranza di cui Palmi ha bisogno oggi, per questo motivo il centrosinistra non può tirarsi indietro dinanzi a questa necessità e deve sedersi e dialogare, per costruire una strada comune”.

“Forse è un po’ tardi – ha continuato Pasquale Aquino – ma non per questo motivo dobbiamo fermarci. Andiamo avanti, guardiamo con fiducia al futuro nostro e della nostra città, perché Palmi non può accettare di guardarsi allo specchio e vedersi spenta e buia”.

Quanto alla sua decisione di accettare o meno di ricoprire l’incarico di consigliere, Pasquale Aquino ha detto: “La scelta dei consiglieri di opposizione la reputo giusta nel merito. Certo, sarebbe stato più corretto condividerla con tutti noi questa scelta, ma così non è stato. Ho deciso, in linea con la scelta operata dai consiglieri, di non accettare il ruolo in Consiglio”.

Ed ha quindi concluso: “Se Palmi ha una possibilità di risorgere, è l’ora di dargliela questa possibilità”.

 

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