PALMI – Nel giorno in cui in Italia si celebrano le Forze Armate, anche la città di Palmi ha voluto rendere omaggio ai tanti militari caduti in guerra, ed in questo anno particolare, in cui ricorre il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si è anche fatta memoria di quanti, militari e civili, sono caduti in guerra per “costruire” l’Italia.
Alle 10e30, nella chiesa Matrice, il parroco don Silvio Mesiti, cappellano della casa circondariale di Palmi, ha celebrato una messa in ricordo dei militari morti e per ringraziare quelli che ogni giorno servono con dovere il nostro Paese.
Numerose le autorità presenti: c’era il comandante della Guardia di Finanza Fabio Di Bella; il dirigente del Commissariato di Polizia Fabio Catalano; il tenente dei Carabinieri Mario Ricciardi; il Comandante della Polizia Locale Francesco Managò; la Polizia Provinciale; la Polizia Penitenziaria; i Carabinieri in pensione.
Tra i civili, il commissario prefettizio del Comune di Palmi Antonia Bellomo; il consigliere provinciale Giovanni Barone; i soci della Società Operaia.
«E’ importante oggi essere qui; ricordare e ringraziare queste persone è per noi un obbligo, per i sentimenti di riconoscenza verso quanti sono morti per fare l’Italia e verso quanti ancora oggi purtroppo continuano a morire – ha detto nella sua omelia don Silvio – Le Forze dell’Ordine sono persone che servono quotidianamente lo Stato. Grazie!».
La Bellomo ha ricordato invece i militari impegnati nelle missioni di pace in Afghanistan, ma anche i militari impegnati in questi giorni nelle zone colpite dalle alluvioni che hanno devastato Liguria e Toscana.
«Grazie, grazie a voi. E’ con il vostro impegno che ci rendete orgogliosi di essere italiani».
Al termine della celebrazione, le autorità civili e militari hanno posto una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti, mentre la banda musicale di Laureana di Borrello suonava il Canto degli italiani.
In piazza Municpio, per tutta la mattinata, su iniziativa delle Forze dell’Ordine di Palmi, è stato allestito un furgoncino Avis, dove i cittadini interessati poteva prendere informazioni sulla donazione del sangue.
Viviana Minasi