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Palmi, Boemi: “centrati i nostri obiettivi”. Barone attende l’esito del ricorso.

Palazzo San Nicola a Palmi

PALMI – Archiviato il primo tempo, con risultati ed analisi che sono ancora al vaglio dei due schieramenti politici che si sono guadagnati il ballottaggio, Giovanni Barone e Salvo Boemi sono di nuovo a lavoro per preparare la campagna elettorale che durerà fino al 18 maggio.

Se sul versante del centro destra non ci si aspettava altro che un’esplosione di ottimismo per l’ottimo risultato raggiunto, stupisce che lo stesso sia sul versante opposto; il centro sinistra, infatti, agli occhi dei cittadini e dei più critici estimatori dei numeri e delle statistiche, ne esce con le ossa rotte dopo il primo turno elettorale, ma in “casa Boemi” i risultati sono letti con occhi diversi.

“Avevamo tre obiettivi, e li abbiamo centrati – ha detto Boemi in una conferenza stampa post elezioni – Il primo era quello di presentarci alle elezioni con uno schieramento unito, e ci siamo riusciti; il secondo obiettivo era quello di giungere al ballottaggio, ed anche qui possiamo ritenerci soddisfatti. Infine, non perché meno importante, l’obiettivo di svecchiare il consiglio proponendo una classe politica nuova e giovane, ed anche in questo caso l’obiettivo è stato centrato in pieno”.

In consiglio comunale, infatti, entreranno di sicuro due giovanissimo, Giuseppe Ranuccio e Francesco Surace, entrambi under 30, e se l’obiettivo di vincere il ballottaggio venisse centrato, ci sarà posto anche per un altro giovane, Pasquale Aquino, primo dei non eletti.

“Adesso si riparte da zero e si va dritti verso il ballottaggio – ha detto ancora Boemi – La partita dura ancora 90 minuti e noi ce la vogliamo giocare fino all’ultimo, arrivando a fine gara con la maglia sudata perché esperienze in altri comuni ci dimostrano che i ribaltamenti sono possibili”.

L’appello di Boemi è tutto alle forze civiche e moderate della città, con cui da subito il centro sinistra intende dialogare per arrivare al ballottaggio rinvigorito; ma è anche ai cittadini che giorno 20 si recheranno alle urne: “prima di votare fermatevi a riflettere su cosa è successo a Palmi negli ultimi 15-20 anni, con governi di centro destra che sono falliti perché implosi per colpa della maggioranza stessa”.

Intanto si attende l’esito del ricorso presentato il Corte d’Appello da alcuni dei candidati del centro destra, che hanno chiesto la riconta delle schede perché per soli 22 voti Barone non ha ottenuto la vittoria, ed essendo 197 le schede contestate, potrebbe verificarsi che tra questi ci siano le 22 valide per attribuire la vittoria a Giovanni Barone.

Viviana Minasi

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