Più che un semplice consiglio comunale, quella di ieri a palazzo San Nicola è sembrata l’arringa difensiva del Psc che è stato deliberato in via definitiva a marzo e che continua ad essere oggetto di critiche ed attacchi esterni.
Nei giorni scorsi il consigliere Natale Pace ha presentato una interpellanza, con cui ha chiesto al sindaco di prendere una posizione decisa in merito al Piano, difendendolo dalle tante “Cassandre”. E ieri, durante il consiglio comunale, Pace ha rinnovato la sua richiesta a Barone.
“Purtroppo registro torpore nei confronti di uno strumento che finalmente, dopo più di 100 anni, ha messo delle regole in materia edilizia e che rappresenta un punto di arrivo storico per la città – ha detto Pace – Sul Psc c’è stato uno strano sistema di opposizione, blanda e quasi silente all’interno del consiglio, insistente e continua all’asterno”
La critica di Pace sarebbe rivolta al Circolo “Armino”, l’associazione che ha portati avanti – e lo sta ancora facendo – una battaglia contro il Piano, più volte definito illegittimo ed irregolare.
“Chi oggi critica il Piano – ha proseguiro Pace – è stato spesso assente agli incontri che abbiamo organizzato, perché ha preferito criticare anziché partecipare e lo ha fatto fino a pochi giorni fa, presenziando ad un convegno organizzato dall’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria”.
Alle parole di Pace hanno fatto eco quelle di Carmelo Ciappina: “leggo che il Psc approvato sarebbe un emblema di illegittimità e mi chiedo se per caso un organo giudicante abbia emesso una sentenza che lo ha giudicato tale”.
È stata quindi la volta del sindaco, che ha detto: “Il fatto che questo consiglio abbia approvato il Psc è storico ed ineludibile; per come ho potuto e per come la legge me lo ha consentito, io ho agito per difendere il Piano dagli attacchi pubblici fatti attraverso un manifesto. E ritengo sia grave – ha proseguito – che uno dei candidati a sindaco abbia partecipato ad un convegno pubblico nel quale, senza contraddittorio, ha attaccato il Psc in piena campagna elettorale. Sono però certo che tutto ciò non cambierà il corso delle cose: il Psc è stato approvato in consiglio, ha ottenuto i pareri favorevoli di Regione e Provincia ed è esecutivo. Chi ritiene sia illegittimo può rivolgersi agli organi competenti, e se ci sarà opposizione al Tar, cosa che a noi ad oggi non risulta, ci difenderemo nei modi opportuni”.