Non differenziare costa caro, non solo in termini economici. Costa anche in termini di salute dell’ambiente e d’immagine, e in alcuni quartieri di Palmi quello che sta accadendo in queste avrà un costo elevato.
Situazione insostenibile, soprattutto alla Tonnara, da dove giungono scatti di montagne di rifiuti che sembrano accatastati da settimane, e invece – per quanto crederci risulti difficile – l’azienda che effettua la raccolta dei rifiuti ha prelevato i cumuli di rifiuti giovedì scorso, giorno in cui è prevista la raccolta dell’indifferenziata.
Il problema principe rimane proprio quello della corretta differenziazione dei rifiuti, che in alcuni quartieri non avviene, e che costringe gli operatori in servizio a lasciare per strada i sacchi con i rifiuti indifferenziati, perché non è consentito raccogliere tipologie di rifiuti diverse da quelli indicati nel calendario giornaliero.
“Il mio invito è ancora una volta quello di differenziare seguendo le indicazioni del calendario distribuito dall’azienda – è il messaggio del primo cittadino Giuseppe Ranuccio – Il servizio di raccolta, in buona parte della città, è ormai entrato a regime e la raccolta avviene regolarmente; il problema si crea dove non avviene la differenziazione dei rifiuti, perché da regolamento e contratto con gli impianti di smaltimento, abbiamo ricevuto un calendario con le indicazioni dei giorni in cui smaltire le diverse tipologie di rifiuto, e dobbiamo rispettarlo”.
Il problema è però duplice, perché alla scarsa sensibilità di alcuni cittadini, che non differenziano in maniera corretta creando quei fastidiosi cumuli di rifiuti in strada, si aggiunge un capitolato d’appalto mal concepito. La diminuzione dei servizi, come ad esempio il servizio di spazzamento delle strade e di pulizia delle spiagge, dipende proprio dalla natura del contratto stipulato con la Locride Ambiente, contratto che l’amministrazione comunale ha intenzione di rivedere di qui a breve.
“C’è ancora un altro problema che ci penalizza – aggiunge il primo cittadino – e riguarda il fatto che per gli esercizi commerciali non è stato previsto un servizio aggiuntivo di raccolta dei rifiuti, ed è impensabile. Un bar, un ristorante, uno chalet sulla spiaggia producono una quantità di rifiuti maggiore rispetto a quella prodotta da una normale famiglia, e sarebbe stato corretto prevedere un servizio di raccolta potenziato”.
Intanto il Comune di Palmi, in attesa di poter incontrare i vertici di Locride Ambiente per capire se ci sono gli estremi per rivedere il capitolato d’appalto, si sta dotando di video trappole e videocamere di sorveglianza installate in 10 punti della città, per tentare di arginare il malcostume dell’abbandono selvaggio dei rifiuti in strada, elevando sanzioni ai cittadini che lasciano in giro rifiuti di ogni genere.
“Il nostro sforzo per risolvere questo problema è massimo – ha commentato Consuelo Nava, assessore con delega all’ambiente – ma è chiaro che se non impariamo a differenziare correttamente, non ne verremo mai a capo. Abbiamo chiesto, in via straordinaria, l’autorizzazione a conferire in discarica a Sambatello per tutta la settimana, ma è chiaro che non è una richiesta che possiamo fare ogni ogni settimana”.
Fin qui il danno ambientale e all’immagine della città, ma ce n’è uno di danno che riguarda direttamente le casse dell’Ente, ed è quello del costo della cattiva gestione dei rifiuti.
Per il potenziamento del servizio di raccolta di spazzatura indifferenziata nel periodo di emergenza nel mese di luglio, il Comune di Palmi ha speso quasi 60mila euro; vi è poi 1 milione e 200mila euro di tariffa per il conferimento dei rifiuti, che l’Ente deve ancora pagare alla Regione, cifra arretrata di parecchi anni che se non sanata, negherà al Comune di Palmi l’accesso a finanziamenti in materia ambientale e la partecipazione a bandi sul tema dell’ambiente.