Il Circolo Armino apprende a mezzo stampa dello scomposto attacco personale (via Facebook) da parte del sindaco al suo coordinatore Pino Ippolito Armino. Premettiamo che il consigliere Ippolito rappresenta in Consiglio comunale gli oltre 1600 cittadini palmesi che gli hanno conferito il mandato ed è espressione di un Circolo Politico – Culturale composto da numerosi soci e, pertanto, gli atti politici del consigliere Ippolito Armino non sono espressione personale ma frutto di un impegno che coinvolge un folto gruppo di cittadini.
Il Sindaco, a proposito dello sbarco di profughi nel novembre del 2017, accusa personalmente il nostro coordinatore di essersi riparato “al calduccio della sua casa di Palmi o di Torino probabilmente a ragionare dei massimi sistemi o della rivoluzione bolscevica”.
Ci dispiace smentire il Sindaco ma, sia quella sera che l’indomani, Pino Ippolito era sul posto insieme ad altri soci, mettendosi a disposizione della struttura di soccorso titolata ad intervenire! Sul luogo, tra l’altro, a vario titolo erano presenti anche altri soci del Circolo Armino, a dimostrazione che quando c’è bisogno ogni cittadino responsabile, a prescindere dal colore politico o dall’appartenenza ad una struttura di volontariato, può dare un aiuto concreto.
Il torto del Circolo Armino sarà stato forse quello di non aver postato selfie sui social? Ci rincresce pertanto che il sindaco, in quanto tale, abbia dovuto fare ricorso ad una affermazione falsa e fine a sé stessa, per attaccare Ippolito sul piano personale, eludendo ulteriormente il confronto politico messo in atto dal comunicato del Circolo Armino.
Infine non possiamo che dissentire, in linea di principio, dall’innocente visione offerta dal sindaco circa il modo “liquido”, semplicistico e demagogico di intendere la politica.