GIOIA TAURO – Non hanno ancora percepito la cassa integrazione e per questo all’alba i lavoratori di Piana Ambiente hanno fatto l’ennesimo blocco all’inceneritore in contrada Cicerna a Gioia Tauro.
Intorno alle cinque, un gruppo di dipendenti della società in liquidazione ha deciso di promuovere un’ulteriore protesta per richiamare l’attenzione sulla loro vicenda e provare a velocizzare l’iter relativo all’erogazione della cassa integrazione.
Al presidio gli animi erano tesissimi molto più che in passato.
I pagamenti, che arrivano a singhiozzo dalla fine del 2011, hanno reso insostenibile la vita di decine e decine di famiglie.
All’incertezza per il futuro si sommano i problemi quotidiani, difficili da superare quando non si può contare su un’entrata fissa ogni mese.
Il blocco ha rappresentato l’ennesimo grido di allarme lanciato da lavoratori che non hanno altri strumenti per farsi sentire.
Ancora una volta è stato fondamentale il ruolo di mediazione svolto da Polizia e Carabinieri e dai sindacati, che hanno presidiato il blocco dalle 5 di questa mattina e si sono messi in moto per trovare una soluzione che potesse far interrompere la protesta e tranquillizzare i lavoratori.
L’erogazione della cassa integrazione era bloccata da alcuni passaggi burocratici. La trattativa di questa mattina dovrebbe essere servita a renderli più veloci e quindi a superarli.
I lavoratori nel giro di dieci giorni dovrebbero ricevere le anticipazioni di tre mensilità.
All’arrivo di questa notizia poco prima delle 10, la protesta è terminata.
La vertenza si gioca ora su altri tavoli, in particolare a Reggio Calabria, dove da settimane il Prefetto Piscitelli riunisce i sindaci della Piana per riuscire a promuovere un consorzio per la raccolta dei rifiuti, che possa assorbire tutti i lavoratori provenienti da Piana Ambiente.
Lucio Rodinò