L’ospedale nuovo della Piana, la carenza di strutture sanitarie, il decoro urbano e la gestione dei rifiuti sono state le principali tematiche trattate durante il dibattito che l’associazione “Pro Salus” ha organizzato con i candidati a sindaco, lo scorso 24 maggio al Salone Pio X.
Il dibattito ha puntato i riflettori sull’opera pubblica più importante e più attesa dai cittadini della Piana di Gioia Tauro, il nuovo ospedale, la cui costruzione è prevista a Palmi, su dei terreni poco distanti dallo svincolo autostradale.
I candidati a sindaco presenti (assente solo Giuseppe Ranuccio) hanno risposto alle domande che di volta in volta le vice presidenti Maria Teresa Facciolà e Stefania Marino, hanno posto loro.
“Sarebbe un grosso errore far diventare una battaglia di campanile quella per il diritto alla salute – ha detto Pino Ippolito rispondendo ad una delle domande poste – La realizzazione dell’ospedale in Palmi interessa 180mila persone, l’intera Piana e oltre. Un’amministrazione deve riuscire a combatterla insieme ai cittadini questa battaglia, incalzando le autorità istituzionali di competenza”.
Rispondendo ad un’altra domanda su Psc e nuovo ospedale, Francesco Trentinella ha detto: “Purtroppo non leggo nel Piano riferimenti al nuovo ospedale, non è stata prevista un’area nei pressi del costruendo nosocomio nella quale far sorgere strutture e servizi quali b&b, case famiglia, punti ristoro per gli utenti dell’ospedale. Palmi sembra non essere ancora pronta a tutto ciò”.
“Lo sviluppo di un’area urbana parte sempre dalla costruzione di una grande opera – ha invece detto Mimma Di Certo – e noi ci auguriamo che grazie ai PAU l’area in questione si doti di servizi e parcheggi. Abbiamo pensato che uno dei beni confiscati alla criminalità organizzata, che si trova non distante dall’ospedale nuovo, possa essere utilizzato come casa famiglia per i parenti degli utenti del nosocomio, dove poter soggiornare spendendo poco”.
E Silvana Misale, rispondendo ad una domanda, ha detto: “Nell’attesa che l’ospedale venga fatto, noi non siamo rimasti a guardare; abbiamo insistito affinché la casa della salute fosse finanziata anche su Palmi, abbiamo garantito l’apertura del Punto di Primo Intervento e difeso la camera iperbarica, facendo valere le nostre ragioni presso l’Asp”.
A proposito della gestione dei rifiuti, Aldo Trimboli ha così risposto: “La differenziata porta a porta era partita bene, poi però qualcosa è andato diversamente da come previsto, non vengono letti i codici a barre e così non si conosce chi differenzia correttamente e chi no. La gestione dei rifiuti può essere anche interna, perché no, ma servono esperienza e competenza, nonché serietà. A Palmi chi era l’assessore all’ambiente? Traete voi le conclusioni…”