GIOIA TAURO – Non si escludono barricate e manifestazioni no stop contro la recente decisione di chiudere anche il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Gioia Tauro.
Dal momento in cui la notizia ha cominciato ad aleggiare, il sindaco della città del porto Renato Bellofiore si é infatti recato tutti i giorni al nosocomio per monitorare la situazione e aggiornarsi su qualunque novità.
Ieri pomeriggio si é anche tenuto un incontro in cui il primario dell’ospedale di Postena Rocco Polimeni ha convocato in maniera del tutto informale, i cardiologi dell’ospedale di Gioia per chiedere loro un’opzione di scelta alternativa all’attuale sede di lavoro.
Segno tangibile di un prossimo cambiamento. Bellofiore ha quindi avuto l’opportunità di confrontarsi con il dottor Polimeni e il dottor Ortuso, e ribadire con forza la posizione dell’amministrazione da lui guidata.
“Togliere il reparto di cardiologia equivale a chiudere un ospedale che copre tutta la Piana. – ha detto – Se la giustificazione data é l’attuazione del decreto 106 per il riordino della Sanità, é anche vero che si tratta di un decreto attuato a seconda degli interesse politici. L’amministrazione e la cittadinanza sono comunque pronti per manifestare contro questa decisione”.
La situazione dell’ospedale inoltre sembra aggravarsi giorno dopo giorno. É proprio di ieri infatti un’ulteriore spiacevole novità. Ovvero la mancanza di kit lenzuola per poter portare i pazienti in sala operatoria, tanto è vero che oggi sarà possibile effettuare un solo intervento.
“Questa è sospensione del servizio pubblico. – ha detto Bellofiore in proposito – Ecco come far chiudere l’ospedale, non fornendo più le prestazioni. Si tratta di una grossa responsabilità che l’Asp si sta assumendo. In più vorrei capire le decisioni da chi vengono prese. Se è Scopelliti infatti sta venendo meno a quanto detto nel luglio del 2010, e cioè che avrebbe potenziato l’ospedale di Gioia. Se invece é la Squillacioti sta ricoprendo al momento un ruolo in maniera del tutto abusiva. C’é infatti, – ha aggiunto – una sentenza del Tar che attribuisce l’incarico di direttore generale al dottor Carulli”.
Una situazione critica insomma. L’ospedale gioiese letteralmente smantellato poco a poco, a differenza dell’ospedale di Polistena oberato di lavoro.
Eva Saltalamacchia