HomeAltre NotizieOppido, aumento della Tari. L'opposizione insorge in aula: «Inaccettabile la scelta dell'amministrazione»

Oppido, aumento della Tari. L’opposizione insorge in aula: «Inaccettabile la scelta dell’amministrazione»

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Per assolvere al mandato attribuito al gruppo politico Oppido Futura, il consigliere comunale Margherita Mazzeo ha preso parte al Consiglio comunale che si è svolto ieri.

Dopo l’illustre, esaustiva e precisa relazione della segretaria comunale Amalia Barresi, non seguendo alcun intervento della maggioranza sulle proposte di deliberazione poste all’ordine del giorno, il consigliere Mazzeo ha ritenuto opportuno chiedere quale fosse stato l’approccio politico al piano finanziario Tari e alle relative tariffe in discussione nella seduta del consiglio, oltre alle riduzioni obbligatorie previste dalla legge, avessero previsto delle agevolazioni per determinate categorie e/o per determinate situazioni.

La risposta è stata che “non c’è stato tempo per dedicarsi a questo” perché adesso ci sono altre priorità e pertanto non hanno potuto far altro che subire l’aumento del 10% delle tariffe Tari, specificando, su domanda, che l’aumento è stato distribuito “democraticamente” tra tutti i cittadini e le attività commerciali indistintamente!

In buona sostanza, “democraticamente” a ognuno di noi arriverà presto la fattura per il pagamento della Tari maggiorata del 10% rispetto al 2023.

Dichiarano tanti buoni propositi, illustrati nel loro programma elettorale, ma per conoscerli dovremo aspettare il prossimo anno con l’approvazione delle nuove tariffe sperando che, anche in quella occasione, non “siano impossibilitati” ad attuare il loro “sistema premiale per cittadini virtuosi” perché verrà “imposto” qualche nuovo aumento.

Nell’attesa non solo non sono previste agevolazioni, ma vengono meno anche quelle già previste perché l’aumento interesserà tutti indistintamente.

Tra le questioni preliminari si è discusso della scelta di modificare lo statuto comunale per permettere la nomina di un assessore esterno.

Il consigliere Mazzeo ha rappresentato le riserve di Oppido Futura in merito all’istituzione dell’assessore esterno in quanto reputiamo sia una scelta assunta in beffa all’elettorato.

A poco più di un mese dalle ultime elezioni amministrative, con la presenza di 33 candidati alla carica di consigliere comunale, molti dei quali eletti con un consenso molto ampio, è inaccettabile che in cima alle priorità ci sia la nomina dell’assessore esterno che prenderà il posto di chi è stato scelto dall’elettore, il quale riteniamo vorrebbe legittimamente farsi rappresentare dai consiglieri scelti ed eletti e non da un assessore esterno che forse sarà tecnico, ma forse no.

Sono state chieste spiegazioni in merito alla fretta di modificare lo statuto, senza l’istituzione di una commissione e precludendo così, in tempi brevi, la modifica di tutto lo statuto considerato vetusto e anacronistico prima che sia trascorso un anno, così come previsto dall’articolo 78 comma 3.

Anche in questo caso dovremmo attendere ancora un anno prima di poter vedere qualche piccolo risultato perché hanno fretta di nominare l’assessore esterno.

Volete sapere la risposta del sindaco? Ecco a voi: «La “prima priorità” è stata modificare lo statuto per avere la possibilità di nominare un assessore esterno per garantire una migliore giunta funzionale all’amministrazione».

Cari elettori tutti, avete votato delle persone che non sono funzionali all’amministrazione del nostro comune e il sindaco per evitare nuove elezioni ha pensato di individuare altre persone per garantire una giunta migliore, ovvero funzionale all’amministrazione del nostro comune. Lo sta facendo per noi ed è una “scelta politica” che prescinde dal rispetto del 40% della rappresentanza del genere meno rappresentato!

Qualsiasi ulteriore commento apparirebbe superfluo.

Caro sindaco, le deleghe che discutibilmente ha attribuito anche ai consiglieri, servono proprio a potersi occupare di tutto indistintamente perché ognuno si adopera per la propria delega, e infatti nessuno avrebbe potuto contraddirla se avesse fatto un plauso ai consiglieri che si sono occupati – e si stanno occupando – delle perdite idriche anziché nascondersi dietro il loro impegno per dire che non ha potuto occuparsi di quel poco che ha trattenuto a sé.

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