SAN FERDINANDO – La strada che collega il porto di Gioia Tauro alla statale 18, all’atezza dell’uscita della bretella autostradale è da alcuni anni uno dei principali punti di incontro tra prostitute e clienti della piana.
Ieri gli agenti di Polizia del commissariato di Gioia Tauro, diretti dal vicequestore Pietro Paolo Auriemma hanno effettuato una operazione per tentare di arginare il fenomeno della prostituzione.
Sette donne, tutte di origine nord africana, sono state portate in commissariato perché prive dei documenti. Dopo l’identificazione, le donne sono state multate per gli effetti dell’ordinanza emessa dal comune di San Ferdinando con l’obiettivo di prevenire e contrastare i pericoli collegati alla prostituzione per strada. E’ stato inoltre avviato il procedimento amministrativo finalizzato all’emissione del foglio di via.
All’operazione contro la prostituzione insieme ai poliziotti gioiesi hanno partecipato gli agenti del reparto prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno e gli agenti della Polizia Provinciale.
La strada in cui è stata effettuata l’operazione anti prostituzione dista poche centinaia di metri dalla tendopoli e dalla fabbrica occupata in cui vivono moltissimi migranti.
E proprio alla tendopoli una volante della Polizia ha arrestato in flagranza di reato il 33enne Bakary Janiaeeh. L’uomo, originiario del Gambia, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sull’identità personale.
Bakary era già noto alla polizia per un danneggiamento. Prima di essere controllato l’uomo ha provato a scappare e quando è stato bloccato ha opposto resistenza e ha dato ai poliziotti false generalità. Bakary sarà giudicato oggi con giudizio immediato.