PALMI – Con il fermo di Francesco Napoli, cugino di Simona e Domenico e nipote di Antonio, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno aggiunto un tassello a questo mosaico dai colori ancora non chiari, e fatto un passo avanti nelle indagini che dal 23 febbraio scorso non si sono mai fermate.
Il giovane, 32 anni, è stato fermato la notte scorsa; su di lui la Procura di Palmi, nella persona del procuratore capo Giuseppe Creazzo e del sostituto Giulia Pantano, ha emesso un decreto di fermo indiziato di delitto, perché ritenuto uno degli autori materiali dell’omicidio di Fabrizio Pioli, il giovane gioiese scomparso nei mesi scorsi da Melicucco.
Il fermo è ancora in attesa di convalida da parte del Gip della Procura della Repubblica di Palmi Paolo Ramondino, ma per gli inquirenti non ci sono dubbi, gli elementi raccolti in questi mesi di indagini lo collocherebbero sulla scena del delitto.
«Lo sviluppo investigativo è frutto dell’eccellente lavoro svolto dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno raccolto elementi validi per chiedere il fermo del giovane – ha spiegato il Procuratore capo Creazzo nel corso di una conferenza stampa, poche ore fa’ – Su Francesco Napoli ci sono indizi gravi che fanno pensare ad una sua compartecipazione al delitto. Attendiamo adesso l’esito dell’udienza di convalida del fermo».
Pochi gli elementi forniti dagli inquirenti, sulla vicenda infatti vige il massimo riserbo.
«La tappa raggiunta oggi è molto importante, ma non dobbiamo considerarla un punto di arrivo – ha detto il capitano della Compagnia dei carabinieri di Gioia Tauro Ivan Boracchia – Naturalmente la nostra premura è arrivare al ritrovamento del cadavere di Fabrizio e del latitante Antonio Napoli, perché sia assicurato alla giustizia».
Francesco Napoli, il giovane fermato la notte scorsa, è «u figghiu» di cui Simona Napoli, sua cugina, ha parlato agli inquirenti nel corso delle sue dichiarazioni che stanno aiutando gli inquirenti a delineare i contorni di questa vicenda.
Viviana Minasi