PALMI (4 luglio 2011) – Si va verso la convalida dell’arresto di Giovanni Ruggiero. Domattina il Gip Daniela Tortorella deciderà se accogliere o meno la richiesta dei legali dell’83enne che sabato mattina ha ucciso a coltellate la figlia illegittima, Francesca Agresta, ed abbandonato il suo corpo nel bosco di Sant’Elia di Palmi.
Questa mattina intanto, la dottoressa Tortorella ha ascoltato Ruggiero nell’interrogatorio di garanzia svoltosi presso la casa circondariale di Palmi, assistito dagli avvocati Manuela Strangi e Sergio Contestabile.
Ruggiero ha confermato la versione fornita ai Carabinieri di Gioia Tauro sabato mattina, quando si è presentato per costituirsi: ha incontrato la figlia Francesca intorno alle 8e30 in un centro commerciale vicino Gioia Tauro e insieme sono arrivati fino a Palmi. Qui la figlia ha parcheggiato la sua vettura in una zona periferica ed insieme al padre si è recata a Sant’Elia per parlare di una questione che riguardava entrambi.
La discussione si è fatta forse animata, l’uomo non ha controllato il suo istinto e si è scagliato contro la figlia colpendola diverse volte con un’arma da taglio.
Si è disfatto dell’arma e del cadavere, gettandoli tra le sterpaglie; poi è rientrato a casa, ha chiamato il figlio chiedendogli di accompagnarlo in caserma e si è costituito.
Nel corso dell’interrogatorio di questa mattina, Ruggiero si è detto pentito. Ha realizzato l’atrocità del gesto che ha distrutto due famiglie.
Il Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta, Luigi Iglio, ha chiesto per lui l’omicidio volontario premeditato.
Nelle prossime settimane saranno resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo di Francesca, che sveleranno le modalità ben definite dell’omicidio.